Bimbo di due mesi ha una crisi respiratoria sul taxi: carabinieri gli aprono la strada per l’ospedale

Il bimbo era sul taxi tra le braccia della mamma: la decisione coraggiosa del conducente di andare al Bambin Gesù scortato dai Carabinieri gli ha salvato la vita 

E’ stata una scena che ha lasciato sui marciapiedi intorno a piazza Venezia gli sguardi attoniti delle persone, ancora in giro prima della mezzanotte di ieri, quella di un taxi che ha raggiunto le pattuglie dei Carabinieri e dopo pochi secondi è partito a tutta velocità, stranamente dietro ai militari in un inseguimento sfrenato.

Quanto stava accadendo e cioè una corsa contro il tempo per salvare un bimbo di appena due mesi, è stato reso noto poche ore fa dai Carabinieri che hanno permesso il miracolo. Il piccolo ricoverato sarebbe infatti fuori pericolo.

Il bimbo era sul taxi tra le braccia della mamma: la decisione coraggiosa del conducente di andare al Bambin Gesù scortato dai Carabinieri gli ha salvato la vita

Si trovavano in pattugliamento nei pressi di Piazza Venezia intorno alla mezzanotte i Carabinieri che mai come ieri sera, sono risultati gli uomini giusti al momento giusto in soccorso dei cittadini.

Una vicenda esplosa in una manciata di secondi che deve il lieto fine anche alla prontezza di un tassista che aveva appena caricato a bordo del suo mezzo una mamma e il suo bambino di due mesi.

Qualcosa ad un tratto è andato storto per il piccolo assalito da un crisi respiratoria con la necessità immediata di un intervento dei sanitari, non ci ha pensato un attimo l’autista che ha calcolato che la maggior probabilità di arrivare presto e con il miglior esito per il bambino era quello di lanciarsi sulla strada per raggiungere il pronto soccorso pediatrico più vicino.

Un’operazione in cui qualcosa sarebbe potuto andare male, e che ha convinto l’uomo a cercare con lo sguardo i carabinieri e farsi scortare. Di lì a pochi metri c’era la pattuglia che appresa la situazione di emergenza è scattata facendo da apripista al taxi verso l’Ospedale Bambin Gesù a meno di 4 km di distanza.

Una corsa che in condizioni di traffico normale avrebbe impiegato 20 lunghissimi minuti per far accedere il bambino alle cure mediche, che con i militari ha invece bruciato le tappe consentendo al piccolo il ricovero urgente. La buone nuove sono che il bambino è fuori pericolo.