Incendio Mezzocammino: richiesta una commissione in Campidoglio per valutare danni ambientali

Mezzocammino, delle 40 famiglie evacuate solo alcune sono rientrate nelle loro case: i cattivi odori fanno sorgere dubbi sulla salubrità dell’area

Nella foto l'intervento dei Vigili dopo l'esplosione del rogo di Mezzocammino

E’ stata presentata in queste ore una richiesta di Commissione in Campidoglio sulla situazione di Mezzocammino, dopo l’incendio scoppiato il 31 dicembre, tra largo Jacovitti e viale Bonelli, con il crollo della piazza che copre le autorimesse abbandonate.

Il 3 gennaio la Protezione Civile ha autorizzato il ritorno delle famiglie evacuate, nonostante ciò, solo poche decine di persone sono rientrate nella loro abitazioni a causa dei cattivi odori e i dubbi che permangono sulla salubrità dell’area.

Mezzocammino, delle 40 famiglie evacuate solo alcune sono rientrate nelle loro case: i cattivi odori fanno sorgere dubbi sulla salubrità dell’area

Una serie di voragini che si sono aperte sulla piazza con l’incendio esploso alle prime luci del 31 dicembre 2023, tra Largo Jacovitti e Viale Bonelli a Mezzocammino, hanno messo in evidenza una situazione che va avanti da anni nella zona.

A dichiararlo in queste ore una nota il Senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo e il Consigliere di FDI in Assemblea Capitolina Mariacristina Masi, che hanno presentato una richiesta di Commissione in Campidoglio per l’accertamento della condizione di Mezzocammino su vari fronti.

La priorità come affermano, è sulla sicurezza delle famiglie evacuate, che stanno rientrando lentamente nelle loro case, in attesa del riallaccio delle utenze e dei dubbi sulla salubrità dell’aria. Ma un intervento urgente è anche necessario dopo che il crollo della piazza, nell’area dove ci sono i parcheggi, sta impedendo ai cittadini di accedere all’abitato e agli esercizi commerciali con, tra le varie gravi danni ai titolari.

A seguire poi, l’intervento richiesto in Commissione Capitolina, dovrà nuovamente rimettere mano su un problema annoso e già affrontato da Fratelli d’Italia a cui secondo De Priamo e Masi non sarebbero seguiti mai atti risolutivi da parte dell’Amministrazione al fine di trovare una soluzione, e cioè la presenza di tutti quei materiali di risulta che durante l’incendio non hanno fatto altro che aggravare il rogo, creando un gravissimo danno anche ambientale.

Materiali infiammabili presenti da anni nelle autorimesse abbandonate: l’iter e gli stanziamenti saltati per la riqualificazione dell’area

 

Erano lì abbandonati da chissà quanto quei materiali altamente infiammabili, tra cui pezzi di mobili, vernici, solventi, bombole e che tutto ciò che ancora oggi sta rischiando di mettere a repentaglio la salute delle persone.

Da anni ce ne occupiamo – spiegano -. In un primo momento venne evidenziata una difformità rispetto al permesso di costruire e la società non ottemperava alla nota della UOT del Municipio di provvedere al completamento delle opere previste dal permesso di costruire. In seguito a successivi controlli della PLRC Tutela Ambientale poi, addirittura nel dicembre 2015, sarebbero stati già riscontrati reati ambientali“.

Sono state proprio le denunce di Fratelli d’Italia che hanno messo in evidenza l’inottemperanza del privato a consentire la riqualificazione dell’area: “A tal fine – proseguono – anche uno stanziamento di risorse che purtroppo le successive giunte non hanno utilizzato, nonostante l’interrogazione che abbiamo presentato in Campidoglio all’epoca sollecitava a impiegarle”.

Successivamente sono stati richiesti stanziamenti dalla Direzione Tecnica del Municipio per l’esecuzione degli interventi di rimozione dei rifiuti e di messa in sicurezza dell’area da adottare con lo strumento dell’ordinanza in danno: “Le somme però non venivano stanziate – aggiungono -. Un iter complesso, lungo e problematico su cui è necessario fare maggiore chiarezza”.

Diossine a Torrino-Mezzocammino. Consiglieri lista Raggi: “Ce ne sono più che a Malagrotta. Cosa aspetta Gualtieri a intervenire?”

E’ sui valori dell’Arpa che tuonano invece in una nota di queste ore, i consiglieri Antonio De Santis, capogruppo della Lista Civica Virginia Raggi in Campidoglio, e Carla Canale, capogruppo Lista Raggi nel IX Municipio.

I primi rilievi sulla qualità dell’aria da parte di ARPA nelle giornate del 31 dicembre e del 1° gennaio, avrebbero riportato dati molto allarmanti per la salute e l’incolumità dei cittadini residenti nella zona prospicente al luogo dell’esplosione del rogo a Largo Benito Jacovitti a Torrino-Mezzocammino.

In particolare le diossine sarebbero arrivavate a 6,5 pg/m3; che, per fare un confronto, a Malagrotta dopo l’incendio al Tmb erano a 0,2.

Nonostante il giorno successivo i valori a Mezzocammino siano calati a 0,61, per i due capogruppo il dato resta comunque allarmante essendo più alto di quello di Malagrotta, e con i valori indicati come soglia dall’OMS che stima concentrazioni di tossicità di diossine e furani in ambiente urbano pari a circa 0,1. Mentre al contrario concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione tossica che non può più attendere interventi urgenti del primo cittadino.