Casal Palocco, iniziati i lavori per la sistemazione della pista ciclopedonale

In via di rifacimento il tratto della ciclopedonale che era stato chiuso al transito quasi tre mesi fa

Si avvia a soluzione la chiusura di un lungo tratto della pista ciclopedonale di Casal Palocco che era stata interdetta al transito delle due ruote il 4 ottobre scorso dal comandante del X Gruppo Mare della polizia di Roma Capitale, Guido Calzia. Sono infatti iniziati in questi giorni i lavori di ripristino dell’asfalto rovinato da buche e dagli avvallamenti provocati dalle radici degli alberi.

In via di rifacimento il tratto della ciclopedonale che era stato chiuso al transito quasi tre mesi fa

Il cantiere di lavori è stato aperto su viale Alessandro Magno nel settore compreso tra via di Casal Palocco e via Nicanore di Alessandria ma si allungherà in direzione di via Simonide di Amorgo dove i tecnici hanno già segnalato con vernice spray fluorescente i punti degradati che necessitano di una totale rimozione per distinguerli da quelli che, invece, possono essere mantenuti poiché sostanzialmente intatti.

Il provvedimento di chiusura riguardava oltre a Casal Palocco anche le piste ciclopedonali di Acilia, Axa, Infernetto, Dragoncello e del Lungomare Duca degli Abruzzi sul Lido e traeva spunto da una comunicazione con cui il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (Simu) del Campidoglio segnalava la mancanza di fondi da destinare alla manutenzione ordinaria delle strade di grande viabilità ma anche di quelle fiancheggiate da “piste ciclopedonali” deformate da dossi e disseminate di crepe e per questo da considerarsi pericolose e quindi destinate a essere interdette al transito delle bici e dei pedoni (leggi qui).

Inizialmente Il X Municipio aveva fatto collocare dei jersey per impedire l’utilizzo del tracciato a bici e pedoni ma poi aveva fatto dietrofront rimuovendoli dopo le proteste sollevate dal Consorzio di Casal Palocco che riunisce gli abitanti del quartiere residenziale situato nell’entroterra lidense.

Siamo riusciti a far valere la nostra voce -aveva commentato il presidente Fabio Pulidori– credo sia stato commesso un errore. La mia percezione è che sia stata fatta di tutta un’erba un fascio, è logico che se chiudi una ciclopedonale anche a chi si muove a piedi crei problemi per la sua stessa sicurezza”. E in particolare a chi era stato costretto a circumnavigare, magari con carrozzine per diversamente abili e passeggini, il divieto di transito passando direttamente sulla sede stradale con il rischio palese di essere investito.

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