Uccide la moglie a padellate e poi la porta in ospedale: “E’ caduta”. Fermato per omicidio

Omicidio volontario: trovate ferite compatibili con una aggressione

I carabinieri sul luogo di un omicidio. Foto di archivio

Porta la moglie morta in ospedale sostenendo che è caduta per le scale: arrestato per omicidio aggravato. Scoperto in un pronto soccorso il primo femminicidio dell’anno. L’arma, una padella.

Omicidio volontario: trovate ferite compatibili con una aggressione

È successo, nella serata di ieri, il primo dell’anno, all’ospedale di Civita Castellana. L’uomo, Giulio Camilli un pastore di 73 anni, arriva in auto all’apparenza disperato: “Mia moglie ha avuto un malore, è scivolata dalle scale…Ce la farà?“. Ma la donna, Rosa D’Ascenzo, 71 anni, era morta e non da pochi minuti. Si scoprirà poi che era stata uccisa a colpi di padella. 

L’incidente che avrebbe causato la morte dell’anziana – secondo la fantasiosa ricostruzione del marito- era avvenuto poco prima nella loro abitazione di Sant’Oreste, un piccolo centro della provincia di Roma.

Una morte violenta

I medici, constatato il decesso dell’anziana, invece di confortare il 70enne nel confermare la morte della moglie fanno scattare immediatamente la segnalazione ai carabinieri. La versione dell’uomo non è sembrata sin da subito convincete e le ferite non compatibili.

Ora il pastore si trova in stato di fermo in caserma con l’accusa di omicidio volontario.

I medici hanno riscontrato delle profonde ferite alla testa della vittima all’apparenza provocate da un corpo contundente. I carabinieri scopriranno poi che l’arma era una padella.

Durante un primo sopralluogo in casa, intanto, i carabinieri hanno trovato nella loro abitazione, nelle campagne di Sant’Oreste, oggetti con tracce di sangue, padella compresa.

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Tivoli competente per il territorio di Sant’Oreste.

Un femminicidio

Non solo le ferite sospette, a non quadrare – per i medici – anche il racconto dell’uomo.

Da qui la telefonata per informare i carabinieri di Civita Castellana, poi quelli di Rignano Flaminio e i colleghi della compagnia di Bracciano competenti per il territorio di Sant’Oreste che dopo aver informato la procura di Tivoli, hanno posto in stato di fermo l’anziano con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Una ricostruzione che configurerebbe il primo femminicidio dell’anno in Italia.

La coppia non era mai stata segnalata per liti, ne’ la donna aveva mai presentato denuncia  contro il marito.

Gli investigatori, su indicazione del pm Andrea Calice e del procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto, stanno ascoltando vicini e familiari per accertare se la donna avesse già subito violenze e maltrattamenti.

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