Roma Lido, convoglio vandalizzato dai writers: un treno in meno per i pendolari

Il treno imbrattato andrà in manutenzione con la conseguenza che ci saranno ancora meno corse per i viaggiatori

Un treno in meno sulla Roma Lido. Tra i pochissimi convogli già in esercizio sulla metro ferrovia uno è stato, infatti, vandalizzato dai writers che, durante questa prima notte dell’anno, domenica 31 dicembre ne hanno imbrattato con vernice e graffiti diverse carrozze causando danni estetici destinati a penalizzare ulteriormente il servizio già bersagliato da frequenti ritardi e cancellazioni di corse.

Il treno imbrattato dai writers andrà in manutenzione con la conseguenza che ci saranno ancora meno corse per i viaggiatori

Il convoglio è stato dipinto anche sui vetri dai writers i quali hanno approfittato di evidenti lacune nel servizio di sorveglianza ai treni in parcheggio e dovrà essere tolto dal novero di quelli impiegati sulla tratta ferroviaria che collega Roma al suo litorale per poter essere sottoposto alle necessarie operazioni di pulizia. Uno stop forzato di diversi giorni che avrà di sicuro ripercussioni sul numero delle corse spesso cancellate anche quando la sparuta flotta a disposizione della metro ferrovia è al “completo”.

La superficie invasa dalle vernici è molto ampia e i vandali hanno utilizzato spray di diversi colori per coprire i vagoni. Le operazioni di rimozione richiederanno dunque tempo per permettere al treno di tornare in esercizio in piena efficienza ma, soprattutto, ulteriori decurtazioni delle poche risorse destinate da Cotral alla gestione dell’infrastruttura.

Non è la prima volta che i convogli della Roma Lido vengono imbrattati e devono essere inviati al reparto manutenzioni ed è anche vero che la lunghezza dei tempi richiesti per il loro ripristino è stata, anche nel recente passato, mal digerita dagli utenti, poco inclini ad accettare le giustificazioni addotte dall’azienda sui conseguenti rallentamenti del servizio.

Lo scorso mese di ottobre i pendolari del Comitato della Roma Lido sottolinearono che nessuna sverniciatura con solventi dei convogli attaccati a colpi di bomboletta giustificava “i ritardi annunciati” a causa del fermo prolungato di uno dei mezzi in servizio.

Dieci giorni per le operazioni di pulizia “sono un’assurdità”, scrissero gli esponenti del Comitato, perché condannano gli utenti a “ulteriori attese in banchina, decine di tentativi d’entrare a spintoni in scatole di sardine con le ruote, oppure ore di scomodissimi e asfissianti tradotte mare-centro” (leggi qui).

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