Manziana, un Capodanno a ritmo di spiritual e gospel con il coro dei Saint John’s Singers

Appuntamento per tutti gli appassionati di musica afro americana con il coro dei Saint John’s Singers

Si rinnova anche quest’anno nella cittadina di Manziana il tradizionale appuntamento con il coro dei Saint John’s Singers che propone un articolato palinsesto all’interno del quale saranno eseguiti i più famosi successi della musica etnica nordamericana.

Appuntamento per tutti gli appassionati di musica afro americana con il coro dei Saint John’s Singers

Un messaggio di fratellanza e di pace suonato e cadenzato dal ritmo di spiritual e gospel nella storica cornice della chiesa madre di San Giovanni Battista situata in via del Forte 5.  Costruito tra il 1570 e il 1578 ad opera di fiorentini che si erano trasferiti nell’alto Lazio l’edificio di culto è caratterizzato da una semplice facciata animata da quattro lesene e impreziosito da una volta a botte con pennacchi che copre la navata, finemente decorata e di forte impatto visivo

Il concerto del coro andrà in scena dopo la messa cantata in programma domenica prossima, 31 dicembre alle ore 18.00.

La prima rappresentazione nella piccola cittadina situata non lontano dal lago di Bracciano, a nord di Roma, risale al 1991 e, da allora, decine di coriste e di coristi i sono avvicendati non solo per dare vita allo spettacolo celebrativo della serata di San Silvestro ma anche per partecipare ad esecuzioni avvenute nelle sedi istituzionali e sui canali televisivi nazionali di maggior prestigio così come nelle piazze e nelle carceri per portare conforto ai detenuti.

Il Saint John’s Singers sarà diretto da Alessandra Paffi e accompagnato da Alessandro Aliosi al pianoforte, Ivano Sebastianelli alla chitarra e Riccardo Colasante alla batteria per un repertorio che unisce i brani della tradizione più antica alle più moderne melodie.

Voce solista quella di Fatimah Provillon, originaria di Newark nello stato americano del New Jersey e che ha iniziato ad interpretare in concerto le melodie soul fin da quando aveva otto anni. Un curriculum di assoluto rilievo sottolineato dall’incisione di diversi dischi, ma anche dalla partecipazione a numerose esibizioni in Europa e in Italia dove vive. Un’artista capace di fondere le sue radici afro americane con i ritmi più recenti dell’hip hop.

Il concerto di Capodanno a Manziana – sottolinea Adriana Rasi, presidente dell’associazione Il Cantiere dell’Arte al quale fa capo il coro – è un appuntamento al quale teniamo moltissimo. E’ il nostro tributo ad una cittadina che ci ha visto nascere e dove ancora ci riuniamo a fare musica. Negli anni il nostro repertorio si è andato arricchendo di nuovi brani. Ma nel nostro cuore restano tutti i grandi artisti, come Toto Torquati e Harold Bradley che ci hanno fatto amare questo genere musicale intriso di profonda sofferenza ma anche di tanta speranza. Il messaggio giusto per l’anno che sta per nascere”.