Ha atteso l’ex moglie davanti alla porta delle sua casa, dove si era trasferita dopo anni di maltrattamenti subiti da quell’uomo con cui si erano promessi protezione reciproca, poi invece rivelatosi un bruto.
Anni di angherie a cui era seguita finalmente una separazione da lui evidentemente mai accettata, con un rancore che lo ha spinto a farle un agguato la scorsa sera, sfociato in un’aggressione ed una gelosia furibonda senza controllo e la rapina del cellulare.
Aggressione all’ex moglie alle porte di Roma: l’ha attesa davanti alla porta delle sua nuova casa dando sfogo alla sua gelosia furibonda
Con un trascorso di gravi maltrattamenti da parte dell’ex marito, tra violenze fisiche e verbali e terribili minacce, una donna residente a Guidonia Montecelio aveva preso il coraggio dopo anni di separarsi dal suo aguzzino, per tentare di rifarsi una vita in un altro appartamento.
Un atto di coraggio quel trasferimento non troppo distante dal suo ex compagno, in cui la donna che non aveva mai voluto denunciare formalmente quegli atti violenti al Commissariato di Polizia, stava rischiando ogni giorno possibili ritorsioni da parte dell’ex, ancora potenzialmente pericoloso per lei e i suoi figli.
Non è passato molto infatti, che l’uomo proprio durante le feste di Natale, si è rifatto avanti ma con intenzioni e modi tutt’altro che romantici, presentandosi in uno stato di totale alterazione psico-fisica che ha dato il peggio di sé quando la donna si è avvicinata al portoncino, e lui ha cominciato ad inveirle contro pretendendo di sapere come avesse passato la serata, per poi rapinarla del telefono cellulare e allontanarsi in auto.
Solo grazie ad un passante che le ha prestato un telefono per chiamare in aiuto il Numero Unico Emergenze 112 le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente raccogliendo la testimonianza della donna che ha raccontato i retroscena del suo matrimonio disastroso.
Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Tivoli-Guidonia a quel punto, hanno arrestato l’uomo italiano di 55 anni, che anche sotto il controllo degli agenti ha minacciato di morte la donna e i suoi figli e ha opposto resistenza sul posto e perfino all’interno dell’auto di servizio, dando in escandescenza e dimenandosi a cazzotti contro chi lo teneva durante il trasporto al Commissariato.
Ora il 55enne è gravemente indiziato dei reati di rapina, minacce aggravate, maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale, e una volta convalidato l’arresto è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
L’indagato è da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.