Un'orda di stranieri inferociti e visibilimente su di giri per il troppo alcol ingerito, si stava picchiando in strada, terrorizzando i residenti di un quartiere
A Roma c’è stata una violenta scazzottata con varie persone coinvolte, tutte su di giri e ubriache, che hanno seminato il panico nel nord della Capitale, in un clima per nulla natalizio, per quello che sembra un litigio scaturito da un mix pericolosissimo, ovvero alcol di troppo in corpo e parole grosse.
I protagonisti di una scazzottata d’altri tempi, senza esclusione di colpi, sono stati 6 cittadini dell’est, stranieri di origine moldava, che hanno messo in allarme qualche giorno fa il quadrante nord della Capitale, in una zona solitamente tranquilla, tra i quartieri di La Storta e Isola Farnese, lungo la via Cassia.
Segnalazioni a pioggia al numero unico per le emergenze 112, da parte di molti residenti e cittadini, nella serata di sabato scorso, 23 dicembre, che chiedevano l’aiuto sul posto delle forze dell’ordine per una vera e propria orda di ubriachi, clochard, che si stavano massacrando di botte urlando in una lingua straniera.
Sono arrivati sul posto, al civico 1816 della via Cassia, i carabinieri del comando di La Storta, sorprendendo ancora alterati e nervosissimi, tutti senzatetto, che se le stavano dando di santa ragione tra calci pugni e grida.
Fortunatamente, nonostante i tanti colpi proibiti, alcune escoriazioni ma nessuno di loro si è ferito gravemente nella rissa e, una volta placata l’emergenza, i 6 moldavi sono stati identificati e denunciati, oltre che allontanati personalmente dal luogo delle violenze dai militari dell’Arma. Tutti hanno rifiutato di farsi medicare in ospedale, prendendo strade diverse.
Ieri, sabato 23 dicembre, in un altro grave episodio avvenuto pochi giorni fa a Ostia, sempre sotto Natale, una donna è stata picchiata e ferita da un’altra signora che in piazza Quarto dei Mille pretendeva che le fosse lasciato libero il posto per parcheggiare la sua auto.
Al rifiuto della vittima, che ha posteggiato e se ne è andata via, l’assalitrice è impazzita, colpendola varie volte tanto da ricorrere alle cure mediche e danneggiando la macchina “rea” di occupare il posto destinato alla sua autovettura, graffiandola e prendendola a calci.
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