Gita fuoriporta a Cori: cosa vedere nel bel borgo degli sbandieratori

Dal Tempio di Ercole a quello dei Dioscuri, passando per chiese e piccole piazze: la visita di Cori è anche una bella occasione per degustare le pietanze locali

Gita fuoriporta a Cori: cosa vedere nel bel borgo degli sbandieratori
Gli sbandieratori di Cori (foto dal loro sito)

Cori, un piccolo borgo perfettamente preservato. Famoso anche per i suoi sbandieratori, che ne hanno portato il nome in tutto il mondo. Una gita fuoriporta, in questo luogo incantevole della provincia di Latina, ma che dista da Roma una quarantina di minuti e a cui si arriva facilmente, può essere l’occasione per fare un bel giro tra viuzze e piazzette, monumenti antichi, e per gustare qualche piatto tipico locale.

Dal Tempio di Ercole a quello dei Dioscuri, passando per chiese e piccole piazze: la visita di Cori è anche una bella occasione per degustare le pietanze locali

Il primo sguardo del visitatore viene attratto dal tempio d’Ercole. Si tratta di una struttura dorica reinterpretata in chiave italica e presenta colonne intatte. E’ stato costruito nell’89-80 a.C., ed è monumento nazionale dal 1898. Dalla vicina piazza si vede il panorama della pianura pontina, il litorale e i Castelli Romani.

Gita fuoriporta a Cori: cosa vedere nel bel borgo degli sbandieratori
Il Tempio di Ercole (foto: fornita dalla Pro Loco di Cori)

Da vedere, partendo da piazza Signina, proprio nel centro del paese, le mura e la torre difensiva, la chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Nel giro della città si può passare per  via Vittorio Veneto che poggia sulle mura ciclopiche.

Da non perdere anche il Museo della Città e del Territorio di via Matteotti e il complesso di S. Oliva, una chiesa medievale che ingloba i resti di un antico tempio, una cappella del Quattrocento, un chiostro rinascimentale e un convento, a cui si arriva tramite una scalinata.

Gita fuoriporta a Cori: cosa vedere nel bel borgo degli sbandieratori
La facciata di Sant’Oliva (foto: fornita dalla Pro Loco di Cori)

Da via delle Colonne possiamo poi immergerci nell’antico foro, nel tempio dei Dioscuri e nella chiesa di SS. Salvatore.  

Nei pressi del Ponte della Catena, andando verso “Saròcco” si potrà ammirare il panorama. Da vedere, inoltre, la chiesa di S. Maria della Pietà, i vecchi lavatoi, l’Oratorio della SS. Annunziata, con i suoi affreschi che sono uno splendido esempio di pittura quattrocentesca, e la chiesa di S. Francesco.

Gita fuoriporta a Cori: cosa vedere nel bel borgo degli sbandieratori
Oratorio della SS. Annunziata

Gli sbandieratori

Il gruppo degli “Storici Sbandieratori delle Contrade di Cori” nasce a settembre del 1976, per iniziativa di alcuni giovani che volevano diffondere l’antico gioco della bandiera. I loro colori, le loro scenografie, sono famosi in tutto il mondo. Uno spettacolo incredibile di  suoni, abilità e forza. Da vedere almeno una volta nella vita.

La scenografia – spiegano – è affidata, più che ai singoli elementi, all’armonia dell’intero gruppo che riesce a spettacolarizzare mirabilmente l’artificio delle bandiere in un crescendo di volteggi, scambi e lanci, sì da creare pirotecnici effetti di colore“.

Gita fuoriporta a Cori: cosa vedere nel bel borgo degli sbandieratori
Il nome degli sbandieratori di Cori è famoso in tutto il mondo

Le visite guidate

Cori presenta anche una particolarità dal punto di vista dell’organizzazione delle visite guidate sia alla Città che al Museo. Sono, infatti, affidate all’Associazione Arcadia, composta da giovani laureati del posto, specializzati in discipline storiche, archeologiche e artistiche. Le visite sono tenute da guide turistiche abilitate e disponibili anche in lingua straniera. Per info e prenotazioni: tel.-fax: 06 96617243 – 06 96617205, e-mail: info@museocori.it.

Piatti tipici

Un itinerario enogastronomico a Cori passa attraverso il vino e l’olio locale ma anche attraverso i sapori e i profumi del posto di piatti tradizionali. I forni propongono panini con il morbido e croccante pane di Corile pizzefrelle, pizzette coresi, i dolci tipici come ciambelline al vino, cantucci, mustaccioli, nel periodo della Pasqua le torte di ricotta. A km 0 si trovano anche salumi, formaggi degli allevatori locali. Da non perdere il prosciutto cotto corese, la cui preparazione si perde nella notte dei tempi.

Come arrivare

 IN AUTO

Da: Roma/nord

  • Autostrada A1: uscite a Valmontone, seguite le indicazioni per Artena e poi per Cori (22 km da Valmontone).
  • Via dei Laghi: andate in direzione Velletri. Superato il centro abitato, seguite le indicazioni per Cori
  • SS148 Pontina: uscite a Campoverde, passate per Cisterna di Latina, poi seguite le indicazioni per Cori.
  • Via Tuscolana (SP 215): percorretela fino a Lariano, poi seguite le indicazioni per Cori.

Da: Latina/sud

  • Da Latina o dalla via Appia, passate per Latina Scalo, il borgo di Doganella di Ninfa e infine seguite le indicazioni per Cori.
  • In alternativa, da Latina potete passare per Cisterna di Latina e poi seguire le indicazioni per Cori.

IN TRENO

La stazione più vicina è a Cisterna di Latina e da Roma si impiegano circa 35 minuti. Dalla stazione si può prendere la navetta o i bus Co.tra.l della linea Latina-Cori via Cisterna.

Informazioni:

Pro Loco di Cori –  tel. 348 905 3474 – prolocodicori@yahoo.com