Giocava nelle ricevitorie e poi non pagava: arrestato l’uomo delle “scuse”

Nel mese di novembre nelle ricevitorie sarebbero cinque gli episodi messi a segno

Foto non collegata ai fatti

Adottava sempre la stessa tecnica quando si presentava per effettuare delle giocate nelle ricevitorie. Prima dettava i numeri dell’estrazione e poi, con una scusa, si allontanava senza pagare. Alla sua attività illecita hanno messo fine i carabinieri della stazione di Vitinia.

Nel mese di novembre nelle ricevitorie sarebbero cinque gli episodi messi a segno

Secondo i carabinieri della stazione di Roma-Vitinia, che lo hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Roma, il 38enne romano è gravemente indiziato di almeno 5 episodi di furto con destrezza.

Tutti risalgono al mese di novembre quando l’uomo si sarebbe presentato presso bar, ricevitorie, tabaccherie, giocando ma senza poi pagare l’importo previsto. Nei suoi confronti i carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno raccolto raccogliere gravi indizi di colpevolezza in quanto avrebbe sottratto ricevute di giochi di estrazioni di numeri in tempo reale.

La tecnica era sempre la stessa. Nel mirino dell’uomo finivano delle attività commerciali particolarmente affollate e quando gli addetti erano impegnati, approfittando anche delle giocate a tempo, dettava i numeri prima dell’estrazione. Quando aveva ottenuto le ricevute delle giocate si allontanava, con una scusa, dal locale e senza pagare.  Una volta “per andare a controllare i figli in macchina”, un’altra “per portare un attimo le caramelle ai figli che lo attendevano in auto”. E poi c’erano il dolore ad una gamba o le stampelle in auto.

A fronte di questi eventi sono quindi scattate le indagini. La Procura della Repubblica di Roma ha richiesto e ottenuto dal Gip l’emissione dell’ordinanza che dispone la misura cautelare che i Carabinieri di Vitinia hanno notificato all’uomo, rintracciato poi a Ciampino e condotto al carcere di Regina Coeli.

Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.