Il 16enne ha compiuto il gesto in casa: genitori disperati. Indagini sull'eventuale omessa custodia dell'arma
Choc a Roma dove un 16enne si è sparato un colpo di pistola dopo essersi chiuso in bagno, a casa. Il drammatico episodio nel pomeriggio di martedì 12 dicembre.
Il giovane che era stato immediatamente ricoverato nella terapia intensiva all’ospedale San Camillo in condizioni disperate, è purtroppo deceduto poco meno di 48 ore dal terribile gesto, giovedì 14 dicembre.
Secondo i primi accertamenti la pistola era del padre, una guardia giurata, ed era regolarmente detenuta. Va accertato se fosse stata smontata e ben custodita.
Non si conoscono le motivazioni del gesto del ragazzo che viveva con la famiglia a Tor de Cenci.
Del caso si stano occupando gli agenti del commissariato Spinaceto. Gli investigatori stanno ascoltando familiari e amici dell’adolescente per ricostruire quanto è successo.
In casa al momento del dramma c’erano la mamma e il fratello, rimasti sconvolti e atterriti dall’accaduto. Non sono stati trovati biglietti o spiegazioni.
Dopo il ricovero nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Camillo in condizioni apparse subito gravissime, il cuore del ragazzo ha smesso di battere giovedì 14 dicembre, lasciando nella disperazione i suoi familiari.