Una scena caratterizzata da estremo realismo, con una motovedetta della Guardia Costiera che sventa l’assalto di una piccola imbarcazione pirata a una nave cisterna battente bandiera di Singapore.
Scene di crudo realismo in rada dove una motovedetta delle Fiamme Gialle impedisce un attentato terroristico in mare
Se non si fosse trattato di un’esercitazione interforze, cui hanno preso parte anche le unità del Roan (Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza) quanto accaduto questa mattina, martedì 12 dicembre, nella rada del porto di Fiumicino avrebbe potuto essere confuso con le immagini di “Attacco in mare aperto”, il film con Tom Hanks, tratto da una storia vera, nel quale un’esercitazione anti-pirateria contro una nave cargo si trasforma in un dirottamento vero e proprio nelle acque al largo della Somalia.
L’assalto simulato di fronte alla cittadina tirrenica si è sviluppato in varie fasi. Nella prima parte una piccola imbarcazione veloce si avvicina alla nave cisterna preparandosi all’arrembaggio e, dopo essere stata classificata come mezzo navale “non identificato in zona vietata”, prende fuoco provocando un incendio a bordo dell’unità.
Mentre le imbarcazioni delle Fiamme Gialle provenienti dal Roan di Civitavecchia intervengono per arrestare gli attentatori, simulati da personale della società Fiumicino Harbour Service, il Coordinatore regionale delle attività di soccorso tecnico urgente del comando provinciale dei vigili del fuoco coordinava le operazioni di spegnimento dell’incendio e di messa in sicurezza del vascello.
Nel frattempo sul teatro della simulazione si affacciano i mezzi di ricerca e soccorso (Sar) della Capitaneria di porto di Roma che curano il trasbordo di un marinaio ustionato nel rogo sviluppatosi durante l’assalto alla nave cisterna affidandolo alle cure degli operatori della Croce Rossa di Fiumicino.
All’esercitazione interforze hanno partecipato anche agenti della polizia di Stato attivati dalla Questura di Roma e un rimorchiatore della società Semarpo.