Cerveteri, Guardie Ecozoofile denunciano nuovo principio di avvelenamento di un cane

L'allarme lanciato dall'associazione di Cerveteri e  rilanciato dall'amministrazione comunale  

Cerveteri, Guardie Ecozoofile denunciano nuovo principio di avvelenamento di un cane
Foto di repertorio (Guardie Ecozoofile)

Dopo la segnalazione di un nuovo principio di avvelenamento di un cane, le Guardie Ecozoofile Fareambiente di Cerveteri hanno lanciato l’allarme. La loro preoccupazione è stata condivisa e rilanciata dall’amministrazione comunale.

L’allarme lanciato dall’associazione di Cerveteri e  rilanciato dall’amministrazione comunale

L’avvelenamento è avvenuto nella frazione di Cerenova. Serve un’azione congiunta e l’impegno di tutti per contrastare una situazione che, purtroppo, in questa zona non è la prima volta che si verifica.  Le segnalazioni sono importanti per aiutare a cogliere sul fatto i responsabili.

Ci è giunta l’ennesima segnalazione di principio di avvelenamento ai danni di un cane che grazie alla tempestiva reazione della proprietaria e grazie alla Polizia di Stato che ha fatto da scorta ha permesso di salvare l’animale”, spiegano i volontari.

L’associazione indica anche il punto in cui si è registrato questo principio di avvelenamento.  “Ancora una volta in via Trevignano, strada che costeggia il fosso di Zambra, prestare attenzione. Esortiamo i medici veterinari professionisti a registrare gli avvenimenti presso il portale degli avvelenamenti”.

Il link per le registrazioni degli avvelenamenti  è il seguente: https://avvelenamenti.izslt.it/app/

Questo faciliterà le forze di Polizia – affermano dall’associazione – a poter richiedere le necessarie autorizzazioni di utilizzare strumentazioni idonee per poter cogliere in flagranza chi compie questi gesti vigliacchi, che mettono in pericolo animali e persone“.

Già in passato, sempre in via Trevignano, erano state rinvenute alcune bustine topicida già vuote. Le bustine erano state posizionate ai margini del camminamento in una zona dove solitamente si possono incrociare topi e nutrie. L’obiettivo forse era quello di colpire i roditori, senza pensare che la sostanza nociva potrebbe essere mangiata anche da altri animali, da cani, gatti, volatili e fauna selvatica.

Dopo l’episodio delle scorse ore l’associazione ha pubblicato un nuovo appello e il Comune ha deciso di condividerlo. Un’azione di sensibilizzazione rivolta sia ai cittadini che ai medici veterinari.