Roma, allerta Protezione Civile per rischio ghiaccio su oltre 90 strade: le misure

Dall’ordinanza del sindaco con la lista delle strade a rischio ghiaccio al vademecum del Campidoglio in caso di nevicate

neve a Roma

Non c’è alcun municipio di Roma che possa considerarsi esente dal rischio di formazione di ghiaccio a prescindere dal fatto che possano verificarsi sulla Città eterna precipitazioni nevose. Se bastano pochi centimetri di manto bianco per mandare in tilt una metropoli per nulla organizzata ad affrontare fenomeni che per sua fortuna si verificano con intervalli di tempo molto ampi, non va sottovalutato il pericolo che, con il drastico abbassamento delle temperature in atto soprattutto nelle ore notturne, si possano formare sull’asfalto lastre gelate suscettibili di incidere sulla sicurezza della circolazione stradale. Ed è per questo che, all’ordinanza n. 131 recentemente approvata dal sindaco Roberto Gualtieri è allegato l’elenco delle oltre 90 strade su cui si è acceso l’allerta del Dipartimento di Protezione Civile di Roma Capitale.

Dall’ordinanza del sindaco con la lista delle strade a rischio ghiaccio al vademecum del Campidoglio in caso di nevicate

Il documento contenente la lista dei “Tratti stradali con frequenti segnalazioni per formazione di ghiaccio”  include direttrici situate sia nel Municipio I del Centro di Roma, sia nel territorio più periferico della capitale (accedi alla pagina dedicata).

Tanto per fare qualche esempio tra le strade a rischio ghiaccio c’è via Garibaldi, con i suoi tortuosi tornanti e la limitrofa via e Passeggiata del Gianicolo. Ma ci sono anche via Trionfale e via di Edmondo de Amicis, via del Muro Torto e viale delle Belle Arti, così come via Salaria all’altezza di villa Ada e viale della Moschea. Allontanandosi verso la zona Est della città sono indicate via Tiburtina, in prossimità di Settecamini, via Casilina, nel tratto incluso tra viale della Primavera e via Tor dè Schiavi. Non mancano via Aurelia dal km 8 al km 9, la Galleria Giovanni XXII situata nel XIV Municipio e via di Grottarossa tra l’ospedale Sant’Andrea e via Germana Stefanini.

La lettura dell’elenco va, naturalmente, incrociata con altri due documenti varati dal Campidoglio. In primo luogo l’ordinanza n. 131 del 5 dicembre scorso con cui sono state adottate “Disposizioni di emergenza in caso di caduta neve, formazione di ghiaccio e ondate di grande freddo 2023-2024” (leggi qui).

Nell’ordinanza del Campidoglio le misure riguardanti la circolazione sulle strade in caso di emergenza

Il provvedimento contempla, tra l’altro, la condotta che gli uffici preposti devono assumere in caso di formazione di ghiaccio, disponendo specifiche limitazioni al transito delle vie su cui dovessero verificarsi fenomeni di congelamento del fondo asfaltato, e quelle ancora più restrittive che scatterebbero in caso di neve perché, in tal caso, la circolazione sarebbe permessa soltanto ai veicoli provvisti di pneumatici invernali o che abbiano a bordo catene e sistemi antisdrucciolevoli idonei a marciare su neve. I conducenti dei taxi verrebbero poi autorizzati a protrarre il loro orario di lavoro anche oltre la normale pianificazione dei turni per far fronte al rallentamento della velocità degli spostamenti e al prevedibile aumento di richieste da parte di cittadini e residenti.

L’altro documento da tenere in considerazione per organizzare un’efficace pianificazione dei propri movimenti in caso di rischio neve e ghiaccio è l’opuscolo predisposto dal Dipartimento di Protezione civile di Roma capitale (leggi qui).

Tra i consigli da tenere a mente ci sono sia quelli relativi all’utilizzo della propria vettura su cui è consigliato installare penumatici invernali oppure catene da neve “preferibilmente a montaggio rapido” e anche di verificare lo stato della batteria e l’efficienza delle spazzole tergicristallo, assicurandosi di fare in modo che all’interno del radiatore sia presente l‘apposito liquido antigelo. Più scontato il suggerimento di non utilizzare mezzi di trasporto a due ruote e di non camminare nelle vicinanze di alberi, peraltro già duramente messi alla prova dalle tempeste di vento di giorni scorsi, ma anche di premunirsi di rimuovere la neve durante e dopo le nevicate sui marciapiedi antistanti gli edifici per una larghezza di due metri.