Rapina con cazzotto alla Garbatella: dopo l’arresto andrà a giudizio per direttissima

Dopo la rapina tenta la fuga colpendo con un pugno l’addetto al punto vendita

Rapina andata a vuoto nel quartiere romano della Garbatella. Convinto di non essere visto aveva riempito il suo zaino di prodotti arraffati sugli scaffali di un supermercato, ma è al momento di uscire dal negozio che il responsabile dell’esercizio commerciale ha tentato di fermarlo per chiedergli conto della merce non pagata e per tutta risposta si è beccato un cazzotto in faccia che, per fortuna, non gli ha provocato lesioni significative mentre l’aggressore cercava di darsi alla fuga.

Dopo la rapina tenta la fuga colpendo con un pugno l’addetto al punto vendita

E’ accaduto in via Tito dove sulle tracce del presunto rapinatore si sono subito messi i carabinieri della stazione locale allertati dalla chiamata al numero di emergenza effettuata dal direttore e dal personale di vigilanza presente sul posto.

I militari dell’Arma hanno intercettato e identificato fuori dal locale l’autore del colpo. Un cittadino 40enne di nazionalità georgiana senza dissa dimora, già noto alle forze dell’ordine e che è stato arrestato, poiché colto in flagranza e gravemente indiziato di reato, e trasferito in caserma a disposizione della magistratura in attesa che venga celebrato il giudizio per direttissima. La refurtiva è stata recuperata dallo zaino e restituita agli addetti del punto vendita.

La scorsa notte, un altro cittadino 24enne anch’egli senza fissa dimora ma di origine rumena, è stato bloccato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile in via Mestre al quartiere Tuscolano dopo che l’attenzione dei militari si è concentrata sul suono di un allarme antifurto proveniente da una vettura parcheggiata in zona. Il giovane è stato fermato per controlli mentre tentava di allontanarsi frettolosamente dal posto e perquisito. Durante l’accertamento gli è stato trovato indosso un plico postale ed è saltata fuori anche una torcia metallica con la quale si suppone che il 24enne abbia spaccato uno dei vetri dell’auto per prelevare la refurtiva.

L’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di furto aggravato dall’effrazione, mentre il plico veniva riconsegnato alla sua legittima proprietaria.

E ‘opportuno ricordare che qualsiasi persona denunciata, indiziata di reato, tratta in arresto, indagata o rinviata a giudizio in ogni fase del procedimento penale deve essere considerata innocente sino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.