Il blocco della messa con cartelli, il parroco lascia loro il microfono
Messa interrotta. Tre attivisti del movimento per il clima “Ultima Generazione”, oggi, hanno preso la parola durante la messa per l’Immacolata Concezione al Pantheon. Dopo il segno della Pace, i tre hanno di fatto interrotto la messa e si sono piazzati davanti all’altare con cartelli con su scritto “Soldi per la vita, non alla guerra” e “Fondo Riparazione“.
“Siamo dalla stessa parte. Forse siamo meno irrequieti, ma anche noi preghiamo per la pace“, ha detto loro monsignor Angelo Frigerio invitando anche i tre attivisti a fare una foto insieme, facendoli parlare e tenendoli accanto all’altare durante la comunione e per il resto della messa.
Dopo che il sacerdote ha consegnato loro il microfono gli attivisti hanno lanciato slogan e annunci contro l’inquinamento globale e riguardo il fondo di riparazione, un fondo nato per raccogliere contributi a sostegno dei loro procedimenti penali, ormai avviati a decine nei palazzi di giustizia di tutta Italia.
L’iniziativa di protesta è stata fatta partire dai manifestanti nel momento dello scambio del segno di pace fra i fedeli che assistevano alla funzione, tra i quali una folta delegazione dei vigili del fuoco che proprio stamattina come da tradizione hanno consegnato un omaggio floreale a 27 metri di altezza alla statua della Madonna in piazza di Spagna.
Poi il sacerdote ha acconsentito ai manifestanti di esprimere le proprie opinioni per qualche minuto e ha fermato anche gli stessi vigili del fuoco e degli agenti di polizia pronti a intervenire per fermare gli attivisti. “Lasciateli pure parlare“, ha detto il sacerdote.
Approccio conciliante oggi non solo da parte del sacerdote ma anche da un politico. Il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, oggi con una nota ha invitato al palazzo comunale i 12 attivisti che il 4 dicembre hanno bloccato l’A12 causando code di sei chilometri. “Confrontiamoci“, il suo appello.
Baccini ha proposto di “aprire un tavolo di discussione presso la nostra sede comunale, per comprendere quali possano essere le buone pratiche sostenibili e condivisibili per la difesa e conservazione del nostro habitat“.