Casal Bernocchi, precipita dal palazzo in cui lavorava. Morto sul colpo

Un impiegato della Asl Roma 3 precipita dall'edificio che ospita gli uffici amministrativi e alcuni laboratori: si teme il suicidio

Un furgone della polizia mortuaria
La polizia mortuaria

E’ precipitato nel vuoto dall’ufficio in cui stava lavorando. Tragedia a Casal Bernocchi dove, intorno alle 15.30 di questo pomeriggio, venerdì 7 dicembre, un impiegato dell’Azienda sanitaria locale Rm 3 si è schiantato a terra dal quinto piano dell’edificio situato su via di Casal Bernocchi 73 che ospita alcuni uffici del distretto sanitario e la direzione generale.

Un impiegato della Asl Roma 3 precipita dall’edificio che ospita gli uffici amministrativi e alcuni laboratori: si teme il suicidio

I primi ad accorrere sul posto sono stati i sanitari del 118 che hanno rinvenuto il corpo dell’uomo riverso in una pozza di sangue, tra il marciapiede e una delle auto che si trovavano in sosta alla base dell’edificio. Dopo averne constatato il decesso i soccorritori hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti gli agenti della polizia di Stato del X distretto di Ostia Lido che hanno provveduto a far spostare i veicoli parcheggiati e a transennare la strada dove si trovava il cadavere che è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria e trasferito presso l’istituto di medicina legale.

Sulle cause dell’accaduto sono state attivate le indagini. C’è chi teme si sia trattato di un gesto volontario ma nell’ufficio del deceduto non sono state trovate lettere di addio. Il suo cellulare era in carica.

La tragica fine dell’impiegato ha gettato nello sconforto innanzitutto i colleghi conosciuti sul lavoro dopo un recente trasferimento e che, in serata, hanno affidato a un comunicato ufficiale della Asl Roma 3 tutta la loro attonita incredulità. “In questo giorno di dicembre -scrivono nella nota – siamo tutti uniti nel far sentire il nostro dolore e la nostra sofferenza alla famiglia del nostro caro collega Diego, da poco trasferitosi qui da noi proprio per avvicinamento a casa. Sinceramente addolorati e affranti per la triste circostanza porgiamo le nostre più sentite condoglianze, con particolare riguardo alla moglie Piera cui siamo e saremo vicini”.

Diego ha avuto anche un lungo passato nel campo del giornalismo e ha collaborato con un periodico di Anzio prima di rivestire il ruolo di addetto stampa del sindaco della cittadina tirrenica nell’era in cui alla guida del Comune c’era il M5S. Il fratello di Diego è tuttora impegnato nel giornalismo.

La sua improvvisa e prematura scomparsa lascia un vuoto profondo negli affetti e nelle relazioni di una famiglia di persone per bene, a iniziare dal papà di Diego, di professione insegnante, ma anche molto conosciute nella località balneare situata sul litorale a sud di Roma