Danilo Coppola arrestato a Abu Dhabi: fine fuga per il “furbetto del quartierino”

Coppola era negli Emirati da un anno e mezzo per sfuggire a una condanna definitiva

Danilo Coppola

Arrestato ad Abu Dhabi l’immobiliarista romano Danilo Coppola, protagonista di più scalate bancarie e noto come uno dei furbetti del quartierino.  L’arresto è stato eseguito dall’Interpol, mentre le procedure di estradizione, per il rientro in Italia, sono in corso.

Coppola era negli Emirati da un anno e mezzo per sfuggire a una condanna definitiva

Nella capitale degli Emirati Arabi Uniti l’immobiliarista romano, era andato per una gita turistica ed è stato individuato e fermato sulla base del mandato d’arresto internazionale emesso dalla Procura milanese il 2 agosto 2022 per l’espiazione di una pena residua di oltre 6 anni di reclusione, dopo la condanna definitiva per bancarotta del primo luglio 2022.

Il provvedimento è la conseguenza di un mandato di arresto emesso in seguito alla condanna in via definitiva per il crac del Gruppo Immobiliare 2004 di Mib Prima e di Porta Vittoria, stabilita appunto nell’estate dello scorso anno.

L’esecuzione della pena

L’Ufficio esecuzione della Procura di Milano nel settembre 2022 aveva emesso un mandato d’arresto internazionale nei confronti di Coppola, l’ex protagonista della stagione dei “furbetti del quartierino”, condannato in via definitiva a 7 anni per bancarotta, il primo luglio 2022, finora risultava latitante.

Dopo l’ordine di carcerazione, nel quale la pena da scontare era stata calcolata in 6 anni, 2 mesi e 12 giorni (tolto dai 7 anni il periodo già scontato) e dopo il verbale di “vane ricerche” sul territorio italiano, la procura milanese aveva firmato il mandato d’arresto internazionale.

Poi è arrivata l’individuazione, da parte degli investigatori, di Coppola a Dubai e oggi l’arresto, a cui segue una richiesta di estradizione verso l’Italia. Nel frattempo l’immobiliarista romano resta nel carcere della capitale degli Emirati Arabi.

La tappa in Svizzera

Prima di rifugiarsi negli Emirati Arabi Uniti, Coppola si trovava in Svizzera (dove pare sia rientrato anche di recente per un problema di salute) e le autorità elvetiche avevano negato la sua consegna all’Italia in relazione ad un’ordinanza di custodia in carcere per un altro procedimento per tentata estorsione sul caso Prelios.

Per mesi l’immobiliarista, anche se latitante, ha postato video sui suoi canali social, proclamandosi sempre “innocente”.

A Roma, a metà degli anni Duemila, è stato indagato ed è finito sotto processo per la famosa scalata ad Antonveneta.