Caccia spietata nella riserva protetta dei Castelli Romani: bracconieri fanno strage di animali selvatici

Il Parco regionale dei Castelli Romani sotto assedio dei bracconieri: i forestali ora danno la caccia ai responsabili dell'uccisione di diversi animali selvatici

Parco regionale dei castelli Romani - foto social free

E’ ripresa senza sosta l’attività di bracconaggio all’interno del Parco regionale dei Castelli Romani che nelle ultime ore hanno sparato e ucciso illegalmente diversi esemplari di cinghiali.

Sono stati gli spari ad allertare i Carabinieri Forestali di Palestrina, e i Guardiaparco che sopraggiunti hanno fatto fuggire i soggetti intenti a trasportare gli animali abbattuti.

Il Parco regionale dei Castelli Romani sotto assedio dei bracconieri: i forestali ora danno la caccia ai responsabili dell’uccisione di diversi animali selvatici

Con l’avvicinarsi delle feste purtroppo tra le attività illecite purtroppo collegato all’evento del Natale, ci sono anche le battute di caccia illegali dei bracconieri che in questo periodo intorno alla Capitale sembra abbiano preso di mira le località di Campi d’Annibale a Rocca di Papa.

Proprio in queste ore un assalto di bracconieri è stato bloccato, quando purtroppo diversi esemplari di fauna selvatica erano stati già uccisi e attendevano solo di essere caricati sui mezzi furgonati per scappare.

E’ successo tra ieri e oggi secondo quanto riferisce in una nota l’Ente Parco regionale dei Castelli Romani, al termine di un’attività congiunta di controllo del territorio, che per l’appunto ha portato al rinvenimento di diversi esemplari di cinghiali abbattuti illegalmente.

Stavano per essere trasportati altrove, quando le Forze dell’Ordine e i Guardiaparco nell’arrivare di volata, hanno disturbato i bracconieri che sono riusciti a scappare lasciando gli animali uccisi sul posto.

Intanto sembra che i Carabinieri della Forestale siano riusciti ad identificate e sanzionate alcune persone che circolavano fuoristrada e non è escluso possa trattarsi degli stessi bracconieri che si erano introdotti a Campi di Annibale la località interna al territorio del comune di Rocca di Papa, che si trova su un bellissimo pendio circondato dalle cime del Vulcano Laziale in un anfiteatro naturale e verdeggiante.

Proprio in questo contesto gli animali che avevano trovato un habitat ideale e distante dal centro abitato non sembrerebbe rappresentassero un problema per la sicurezza pubblica.

Gli animali uccisi sono stati prelevati dai veterinari della ASL Roma 6, e al momento si trovano all’Istituto Zooprofilattico per gli esami autoptici, attraverso i quali si potrà risalire al tipo di arma utilizzata nel blitz di caccia nella riserva protetta, e conseguentemente individuare i bracconieri.

Nel frattempo proseguono le indagini proseguono e sono stati intensificati i controlli per bloccare l’attività di bracconaggio della fauna selvatica, che è un bene appartenente allo Stato, e il prelievo illegale è riconosciuto come reato penale.

L’episodio delle ultime ore non è il primo e sicuramente non sarà l’ultimo in queste zone del Parco dei Castelli Romani, tra i parchi che più applica e rispetta quanto disposto dalla legge 157/92, che indica come prioritaria l’applicazione dei metodi ecologici per la gestione della fauna selvatica.