Roma, donna 80enne reagisce e fa arrestare due giovani truffatori

L'anziana signora, intuito il raggiro, ha chiamato subito i carabinieri  e fatto arrestare due giovanissimi impostori che l'avevano contattata telefonicamente

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Un’anziana, grazie alla sua pronta reazione, è riuscita a far arrestare 2 uomini che ora sono gravemente sospettati del reato d’estorsione e sono stati arrestati, per aver cercato di raggirarla con una truffa.

L’anziana signora, intuito il raggiro, ha chiamato subito i carabinieri  e fatto arrestare due giovanissimi impostori che l’avevano contattata telefonicamente

Tutto parte dal tentativo ingannevole messo in atto dai due indagati contro una donna di 80 anni che, al quartiere Trieste di Roma è stata contattata dai due estorsori per un presunto debito che suo nipote avrebbe contratto con il direttore di un ufficio postale capitolino.

I due sospettati, subito ammanettati dai carabinieri dopo che erano stati raccolti pesanti indizi di colpevolezza per l’estorsione di cui sopra, un 22enne e un 18enne campani, in trasferta a Roma, da Napoli, per cercare il colpo grosso, l’avevano contattata nel pomeriggio di lunedì 27 settembre, dapprima telefonicamente.

La donna vittima d’estorsione ha riferito ai militari dell’Arma contattati immediatamente, d’essere stata contattata da uno dei due impostori campani, riferendo proprio che suo nipote, in realtà uno dei due malfattori che si  spacciava per lui, le aveva detto di andare subito ad un ufficio postale per sbloccare un pacco che gli era arrivato e per questo motivo, avendo lui il Covid (così gli volevano far credere) c’era bisogno di pagare per il  rilascio del pacco direttamente al direttore.

Fortunatamente per la donna, lei era stata in passato una delle frequentatrici di uno dei vari incontri organizzati dai Carabinieri presso le parrocchie e centri anziani del quartiere, nel corso dei quali aveva anche ricevuto l’opuscolo informativo con tutti i consigli e i numeri utili da contattare in caso di pericolo, e a quel punto si è insospettita ed ha immediatamente chiamato i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea.

Subito entrati in azione dopo la segnalazione dell’80enne, i Carabinieri hanno raccolto tutti gli elementi utili dall’anziana, le hanno consigliato di reggere il gioco dei malintenzionati e nel frattempo si sono organizzati per sorprenderli in flagranza.

Successivamente, nel momento “clou”, ovvero quello chiave, nel quale uno degli indagati si è recato all’interno dell’abitazione e mentre stava ricevendo un sacchetto con diversi gioielli e la somma contante di 550 euro, i militari, appostati d’accordo con l’anziana, sono intervenuti e hanno bloccato l’uomo.

In un secondo momento, inoltre, all’interno di un’auto risultata poi noleggiata, fuori dal portone dello stabile, è stato fermato anche il complice.

La perquisizione ha permesso quindi ai carabinieri e sequestrare tre telefoni cellulari e un’agenda che sono pronti per essere analizzati dagli inquirenti.

Secondo gli elementi indiziari raccolti, i due giovani, poco prima, avrebbero chiesto la somma di 4.400 euro per la consegna del fantomatico pacco postale, offrendosi anche eventualmente di accompagnare l’anziana all’ATM più vicino per prelevare altro denaro contante.

I due giovani ragazzi, arrestati, quindi sono stati portati presso il carcere di Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto.

Come sempre precisiamo ai nostri lettori, che attualmente il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, per le quali l’indagato è ancora da ritenersi innocente fino all’emissione di una definitiva sentenza di condanna, con le prove che si formeranno eventualmente nel corso del processo.

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