Monterotondo, il sindaco demolisce la casa della colonia felina: la reazione dei cittadini

I volontari che gestivano la colonia felina sono stati multati e si rivolgono ai residenti per avere aiuto

Sono stati sfrattati dal Comune e poi la casetta in legno che ospitava la colonia felina in un terreno agricolo di Monterotondo è stata abbattuta. Nonostante le proteste e le richieste di chiarimento dei volontari che avevano costruito un rifugio in cui avevano trovato posto una ventina di gatti nel comune di Monterotondo. Felini che venivano accuditi e sfamati oltre che curati e sterilizzati da chi aveva provveduto alla costruzione di quel piccolo chalet ai margini del bosco. La struttura, sottolineano i volontari, non era neppure fissata a terra e accanto aveva due box porta attrezzi usati per prendersi cura delle esigenze dei gatti, alcuni dei quali vecchiotti e malandati.

I volontari che gestivano la colonia felina sono stati multati e si rivolgono ai residenti per avere aiuto

Appena la notizia ha iniziato a farsi largo nella cittadina situata a nord della capitale sono fioccate le proteste. E la proposta di far partire una petizione popolare telefonica sollecitando il sindaco a fornire risposte su quanto accaduto e a individuare delle soluzioni alternative, sia perché rientra tra i doveri del primo cittadino quello di occuparsi del benessere degli animali presenti sul territorio, anche se randagi, sia perché l’attività svolta dai volontari permetteva di evitare agli stessi felini di girare senza controllo nel territorio comunale e soprattutto di riprodursi senza controllo.

Intanto a fare le spese di questa situazione, è il caso di sottolinearlo, sono stati gli stessi volontari denunciati per abuso edilizio e multati con una sanzione amministrativa di 4mila euro ulteriormente aggravata dalle spese legali necessarie a gestire il contenzioso amministrativo che ne è seguito. Mentre i gatti rimasti senza un rifugio pulito e ordinato sono stati momentaneamente messi al riparo dal freddo e dal maltempo dandogli un ricovero improvvisato con scatole e coperte.

Servono cibo e pappe ma è soprattutto necessario, sottolineano i volontari di Monterotondo, far partire una petizione telefonica all’indirizzo del sindaco Riccardo Varone per ottenere il via libera a una loro diversa sistemazione considerando che il randagismo oltre a essere un problema per la comunità è anche una condizione disdicevole rispetto alla quale l’amministrazione locale ha delle responsabilità.

L’invito rivolto a tutti tramite web è di scrivere al primo cittadino per sollecitare una pronta soluzione del problema. L’email cui scrivere è sindaco@comune.monterotondo.rm.it con possibilità di essere ricevuti per appuntamento telefonando al numero della segreteria 06/90964310.