Roma, “Pizza Connection” a sud est della città: sgominata banda di trafficanti di droga (VIDEO)

Le indagini condotte dai carabinieri di Frascati hanno portato all’identificazione di una gang che riciclava denaro sporco con sistemi da “Pizza Connection”  

Pizza connection a sud est della Capitale. Una banda di trafficanti droga di origini sinti è stata sgominata dai carabinieri nell’ambito di un’operazione autorizzata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma. Le 13 persone arrestate alle prime luci dell’alba di oggi, martedì 28 ottobre dai militari del Comando provinciale di Roma sono infatti gravemente indiziate dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tra cui la cocaina, e di autoriciclaggio.

Le indagini condotte dai carabinieri di Frascati hanno portato all’identificazione di una gang che riciclava denaro sporco con sistemi da “Pizza Connection”

E’ stato, in particolare, accertato che i due referenti posti a capo dell’organizzazione criminale che operava nel territorio di Zagarolo, in località di Valle Martella e a Montecompatri, a sud est della Capitale, ripulivano il danaro proveniente dalle attività malavitose reinvestendolo in una pizzeria che è stata posta sotto sequestro dalle forze dell’ordine.

Le indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Frascati sono partite dalla ricostruzione dei legami che sembravano unire alcune persone arrestate singolarmente per lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti. Sono stati così avviati servizi di osservazione e di pedinamento che hanno permesso di raccogliere una serie di indizi comprovanti l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale dietro il traffico di sostanze illecite.

Gli inquirenti sono riusciti così a risalire alla rete di contatti che teneva insieme i componenti di una vera e propria banda specializzata nel traffico di droga e che faceva capo a un ragazzo sinti di 21 anni che si avvaleva della stretta collaborazione di una cognata 33enne oltre che di altri pusher incaricati di immettere la droga sul mercato senza soluzione temporali di continuità dalle prime ore del mattino sino a tarda notte.

Le indagini hanno richiesto un notevole dispendio di energie e di tempo a causa della presenza sul territorio dove venivano fatti gli affari di “vedette” che avvisavano i complici dell’arrivo in zona delle forze dell’ordine. Il quadro si è in ogni caso definito con precisione crescente sino ad adombrare il sospetto che il clan stipendiasse regolarmente i propri componenti e coprisse il pagamento delle spese legali in caso di arresto.

A quel punto il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma ha spiccato le ordinanze di custodia cautelare nei confronti delle 13 persone coinvolte nel giro d’affari illeciti che sono state arrestate alle prime luci del giorno. Misure cautelari che dovranno essere convalidate dal magistrato per le successive fasi desinate a culminare nella celebrazione di un processo a carico di coloro che verranno rinviati a giudizio.

L’operazione condotta dai militari dell’arma si inserisce nel quadro più ampio degli interventi finalizzati a prevenire e contrastare il traffico di droga e durante i quali, nei giorni scorsi, è stato smantellato un laboratorio per l’essiccazione e la vendita di marijuana (leggi qui).

E ‘opportuno ricordare che tutte le persone denunciate, indagate, rinviate a giudizio oppure imputate nelle varie fasi del procedimento penale debbono essere considerate innocenti sino alla pronuncia di un’eventuale sentenza definitiva di condanna nei loro confronti.