Sta facendo scalpore a Ladispoli la delibera numero 276 del 22 novembre scorso con cui la giunta comunale ha stanziato la bellezza di 345mila euro per il concertone di Capodanno e che si aggiungono ai 40mila stanziati per le luminarie di Natale. Non è soltanto la cifra da capogiro destinata per celebrare il San Silvestro che ha scatenato la rabbia di moltissimi cittadini, ma il fatto che il compenso dei 200mila euro Iva inclusa stanziati per Emis Killa e Guè Pequeno, andrà a due rapper molto popolari nel panorama musicale giovanile italiano ma anche discussi per il contenuto aggressivo di alcune delle loro canzoni.
La giunta del comune tirrenico al centro delle polemiche sollevate da moltissimi cittadini per le spese del concerto di Capodanno
Non si tratta di voli pindarici ma di dati che emergono con estrema precisione dalla scheda progetto allegata al provvedimento firmato dal primo cittadino Alessandro Grando il 16 novembre scorso (accedi al documento) e allegato alla contestata delibera e con il quale si formalizza la richiesta all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio di accedere ai contributi regionali per un importo di 40mila euro.
Il concertone di Capodanno sarà a spese dei contribuenti locali ma anche di quelli che ogni anno finanziano la regione con le tasse attraverso l’addizionale Irpef caricata sui propri guadagni.
Tra le voci di spesa che, al netto del contributo regionale, graveranno interamente sul capitolo di bilancio 2326/4 del comune tirrenico figurano, oltre ai compensi professionali, anche 20mila euro di spese per coprire i costi di “viaggio, vitto e alloggio” dei due cantanti. Una bella somma se la si raffronta ai 12mila euro che serviranno per montare sistemi di audio diffusione e luci su palco che sarà allestito in piazza Falcone e se si pensa che l’evento inizierà alle 22 del 31 dicembre per concludersi alle 2.00 circa del primo dell’anno. A far lievitare il conto poi ci sono anche esigenze di “backstage”, la collocazione di servizi igienici e gli oneri per lo staff che garantirà la sicurezza della manifestazione.
Ma il sindaco, nonostante la pioggia di critiche rimbalzate su diversi social, non ha intenzione di cambiare rotta anche perché, scrive nero su bianco nei documenti approvati dalla Giunta, si dice sicuro che alla manifestazione parteciperanno all’incirca 5mila persone e visitatori provenienti da tutta Italia offrendo, soprattutto ai giovani di Ladispoli e di “tutto il comprensorio” l’opportunità di godersi “un grande spettacolo” senza doversi sobbarcare di “lunghi spostamenti” per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo, magari nella Capitale.
C’è chi ricorda al sindaco le tante emergenze che si sarebbero potute affrontare con i soldi stanziati per San Silvestro
Insomma il concertone di fine anno sarà gratis per modo di dire perché per assicurare la disponibilità di queste somme l’assemblea comunale dovrà apportare una variazione al bilancio 2023. Noccioline, secondo il primo cittadino il quale sottolinea in un post che il costo della manifestazione rappresenta lo 0,33% del bilancio complessivo e, più in particolare, lo 0,75% delle spese correnti e che a occuparsi dell’organizzazione dell’evento sarà la Pro Loco come accaduto in tantissime altre occasioni a partire dalle 70 edizioni della sagra del carciofo realizzate negli anni passati o per l’ultimo Ladispoli Summer fest.
Il popolo di Internet insorge perché quei 400mila euro spesi per “per far cantare testi che inneggiano alla violenza” potevano essere utilizzati per sistemare le buche disseminate su strade e marciapiedi che, fatta eccezione per “Viale Italia versano in uno stato pietoso”. Oppure “riasfaltare le strade dopo averle aperte per installare la fibra ottica, pulire le fogne e” dulcis in fundo, “potare gli alberi invece di sistemare luminarie nascoste dai rami su via Odescalchi”. Luminarie il cui allestimento scenico è stato affidato a trattativa diretta con la delibera n. 279/2023 per un importo di 45mila euro Iva inclusa alla Master Service srl di Alatri.
Non mancano commenti ironici da parte di chi, invocando risparmi e misure draconiane propone al sindaco di chiamare a cantare e suonare, per il prossimo anno, “il maestro Canello”, il fantasioso suonatore di fisarmonica della saga di Fantozzi che almeno “avrebbe fatto ballare tutti”.
Ma il sindaco, accusando di piccineria i concittadini che preferiscono relegare Ladispoli alla realtà degna di un “paesello” enumera a sua difesa altri dati di confronto con quanto spenderanno per organizzare il concerto e le festività di fine anno comuni come Palermo che metterà sul piatto 600mila euro per un’artista ancora da individuare (ma che può far leva sul bilancio di un’amministrazione nel cui territorio vivono quasi 700mila persone) e Salerno che ne spenderà 400mila, ma conta il triplo dei residenti della cittadina tirrenica.