Scoperto carico di hashish alle porte di Roma: 20enne ai domiciliari. Nel vano della ruota di scorta aveva nascosto stupefacente per confezionare quasi 4mila dosi
Aveva occultato nella sua auto un quantità di hashish che poteva fruttargli diverse decine di migliaia di euro, e poi con la fidanzata e un paio di amici a bordo era uscito per la serata, forse convinto così, di passare inosservato al controllo dei Carabinieri.
Invece all’alt per il controllo dei documenti, i militari della Stazione di Colleferro e Carpineto Romano hanno voluto perquisire il veicolo trovando lo stupefacente nascosto nel cofano. Ben otto panetti di hashish, corrispondenti a quasi 4mila dosi medie.
Si trova agli arresti domiciliari il giovane appena 20enne, che ieri sera è stato trovato in possesso di oltre 700 grammi di hashish, occultati nel cofano posteriore della sua auto, in cui viaggiava con la fidanzata al lato e due amici sui sedili posteriori.
Procedeva in macchina in una strada del Comune di Segni con la tranquillità di chi sta uscendo per passare la serata fuori tra amici, sperando di passare inosservato ai fitti controlli dei Carabinieri che anche in provincia si stanno intensificati sempre più, a meno di un mese dalle festività.
E’ stato così che a quell’alt i militari hanno avuto la sensazione di dover approfondire il controllo ed hanno fatto scattare la perquisizione del veicolo, che ha fatto saltare fuori la scatola a sorpresa nel portabagagli, occultata nel vano della ruota di scorta.
Un carico di hashish suddiviso in 8 panetti, sul quale avverranno ulteriori accertamenti per verificare se la mission di quel viaggio in macchina era solo un trasporto dello stupefacente, o se l’intraprendente giovane voleva ricavarne un business di gran lunga maggiore, con l’attività di spaccio.
In quella scatola di stupefacente alloggiata nel vano della ruota di scorta, c’era infatti un potenziale guadagno di decine di migliaia di euro.
Il 20enne, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa del processo. Intento è da considerare presunto innocente fino a sentenza definitiva.