La villa del boss diventa centro anti violenza: intitolata a Giulia Cecchettin

L'inaugurazione della casa rifugio per vittime di violenza oggi a Grottaferrata. Presente pure il sindaco di Vigonovo, il paese di Giulia

Centro di accoglienza a Grottaferrata
Il Centro di accoglienza a Grottaferrata -canaledieci.it

La villa di un ex boss della Banda della Magliana a Grottaferrata diventa una Casa di accoglienza per le donne vittime di violenza. Oggi – nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne – a rendere più commovente il taglio del nastro la scelta dell’intitolazione: è stata dedicata a Giulia Cecchettin, la 22 enne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato e gettata in un dirupo.

L’inaugurazione della casa rifugio per vittime di violenza oggi a Grottaferrata. Presente pure il sindaco di Vigonovo, il paese di Giulia

La casa accoglierà le donne vittime di violenza e i loro figli accompagnandoli fino al reinserimento.

L’inaugurazione stamattina, 25 novembre, alla presenza del sindaco di Grottaferrata, Mirko Di Bernardo; di Vigonovo Luca Martello e di Roma Roberto Gualtieri oltre che del vescovo.

Una villa confiscata

La villa che si trova in una zona residenziale di  Grottaferrata è un bene confiscato dai carabinieri, su disposizione di piazzale Clodio, alla criminalità organizzata.

E’ una casa di semi autonomia che prevede un percorso di protezione dopo la fase di violenza, ma poi le donne sono aiutate a recuperare una vita autonoma. Potrà ospitare 4 donne coi loro bambini.

La casa era la residenza-bunker del cassiere della banda della Magliana Enrico Nicoletti, lo stesso Nicoletti aveva avuto confiscata la Casa del Jazz a Roma.

Le case di accoglienza a Roma

“A Roma stiamo lavorando con convinzione per rafforzare la rete dei centri antiviolenza – ha dichiarato il sindaco Gualtieri – Quest’anno abbiamo aperto due nuovi centri, uno nel V Municipio e l’altro nel XIII, abbiamo attivato una casa di semi-autonomia nell’VIII Municipio e stiamo ultimando la progettazione per il recupero di spazi nel VI, XI, e X Municipio.

Abbiamo inoltre in programma il recupero di cinque beni confiscati da convertire in case rifugio di cui le prime tre saranno inaugurate nel 2024 nel V, VI, e XII Municipio”.