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Alberi caduti, la procura ora indaga per omicidio colposo

La procura già da tempo ha disposto una consulenza sugli alberi caduti e a rischio. Ora si è contata una vittima

Alberi che cadono all’improvviso. A volte per una folata di vento o durante un acquazzone. In altre circostanze anche senza. C’è un fascicolo aperto a piazzale Clodio per accertare motivo e responsabilità sui troppi alberi che a Roma cadono per strada e che spesso, solo per miracolo, non uccidono, ma talvolta sì.

La procura già da tempo ha disposto una consulenza sugli alberi caduti e a rischio. Ora si è contata una vittima

Solo che oggi – tenendo conto anche il calcolo delle probabilità – il miracolo non è avvenuto, visto che gli alberi sono caduti come birilli in tutta la città. Al posto del miracolo, sotto la spinta del vento, è avvenuta la tragedia.

Una pensionata di 82 anni, Teresa Veglianti, uscita per fare la spesa è rimasta schiacciata da un pianta caduta all’improvviso, a Monteverde. Altri passanti, altri automobilisti sono rimasti feriti sotto il peso di rami o tronchi. Un albero ha colpito persino un mezzo Ama e per iun soffio i due operai impegnati nella raccolta rami non ci hanno rimesso la vita.

Alberi sequestrati e dissequestrati

Nel frattempo si è creata un’altra emergenza. Sono talmente tanti gli alberi sotto sequestro che per 346 piante pochi giorni fa la procura ha disposto la revoca: sono stati dissequestrati.

Impossibile anche per i carabinieri forestali e la Polizia Locale custodire una tale quantità di fusti e fronde circondati dai “pollai”, i tipici reticolati di protezione.

Il censimento delle piante

La decisione è stata resa possibile solo perché gli accertamenti preliminari legati alla consulenza agronomica disposta dalla procura sono stati conclusi.

Una raccolta di foto e  di dati delle piante a rischio o crollate in ogni quartiere sono da poco. finiti nei carteggi degli agronomi incaricati di studiare lo sradicamento di piante e rami.

L’inchiesta del procuratore aggiunto Giovanni Conso e della pm Clara De Cecilia,  che finora procedeva per le ipotesi di reato di lesioni, danneggiamento, crollo doloso e disastro colposo sarà aggiornata tenendo conto anche dell’omicidio colposo per la vittima di oggi.

Quale sia la causa dei crolli improvvisi lo dovrà accertare la consulenza. I  risultati non sono ancora stati depositati ma nel mirino pare ci sia proprio la carente manutenzione del vasto patrimonio verde.

Le inchieste

In passato a Roma si sono contate altre vittime per alberi caduti. Nessun indagato è stato poi condannato. Procedimenti e processi – anche in caso di persone uccise dagli alberi caduti – si sono chiuse sempre con archiviazioni o al massimo con assoluzione.

Per gli ambientalisti si è trattato di una tragedia annunciata

Il forte vento di autunno? La tipica tramontana? No l’albero” che ha travolto e ucciso l’anziana donna morta questa mattina in via di Donna Olimpia a Roma “risultava seviziato da anni come dimostrano le foto tratte da Google Maps. Era in sofferenza, scorticato e capitozzato a più riprese”.

E’ quanto scrivono in un comunicato congiunto le associazioni ambientaliste Difendiamo i pini di Roma e il Comitato Villa Glori in difesa dei pini e dei parchi storici. Nota cui allegano un’immagine che ritrarrebbe parte del tronco ammalorato prima che crollasse al suolo nello schianto letale avvenuto nel cuore del quartiere di Monteverde.

Nella settimana della Giornata Nazionale degli Alberi e degli Stati generali del verde convocati dal Comune di Roma -spiega Jacopa Stinchelli, presidente del Comitato Villa Glori e capo coordinatrice di Roma dei Pini- crollano olmi, pini e platani seviziati: sono tragedie annunciate. Sono state spese decine di milioni di euro per mettere in sicurezza le zone ritenute a rischio con le potature e gli abbattimenti, ormai arrivati a quota 10mila secondo i dati forniti dall’Assessorato all’ambiente di Roma Capitale, ma non si ascoltano gli agronomi che spiegano di non potare, capitozzare, sbancare olmi, platani, pini. Eppure la colpa non si vede l’ora di darla all’albero pensando di sostituire quelli ad alto fusto, perché ritenuti pericolosi con alberelli 2.0 dimenticandosi della deforestazione e del cambiamento climatico. Quello che chiediamo all’amministrazione è un piano serio e partecipato per la difesa del paesaggio e del patrimonio e non una rappresaglia perché non si è capaci di individuare le vere responsabilità e le buone pratiche”.

L’immagine tratta da Google Maps e allegata al comunicato delle associazioni ambientaliste che ritrarrebbe le cattive condizioni dell’albero che ha travolto e ucciso un’anziana signora in via di Donna Olimpia