Matrimonio da incubo alle porte di Roma: donna al pronto soccorso per violenze. Arrestato il coniuge

Aggressione domestica alle porte di Roma: 61enne in manette. La moglie: "Da anni subivo violenze fisiche e verbali per futili motivi"

E’ finito poche ore fa l’incubo di una donna di 66 anni di Valmontone, che da anni subiva violenze fisiche e verbali da parte del marito 61enne. L’ennesima aggressione avvenuta ieri, ha fatto finire la donna al pronto soccorso, che si è decisa finalmente a denunciare i maltrattamenti del coniuge, raccontando ai Carabinieri il suo matrimonio infelice.

Aggressione domestica alle porte di Roma: 61enne in manette. La moglie: “Da anni subivo violenze fisiche e verbali per futili motivi”

Sono stati i militari della Stazione di Valmontone la scorsa sera, a raccogliere la richiesta di aiuto di una donna di 66 del posto, che con un filo di forze e dopo essere stata curata al pronto soccorso per lesioni subite dal coniuge, si è rivolta esausta alle Forze dell’Ordine, per mettere fine ad uno strazio che durava da anni, fatto di violenze domestiche motivate per giunta da futili motivi.

Dopo l’ennesima esplosione di violenza immotivata scoppiata in casa, la donna era stata trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Colleferro, per essere medicata delle lesioni riportate, per poi recarsi presso la Stazione dei Carabinieri di Valmontone, dove in un racconto lungo e dettagliato, è riuscita a denunciare quello che da anni aveva subito in un matrimonio trasformatosi pian piano in un incubo.

Aggressioni verbali che troppo spesso sfociavano in scontri fisici, che scoppiavano anche per futili motivi, e per i quali la vittima aveva iniziato a temere per la propria vita. Per quanto appreso e su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro, ieri sera, hanno infine arrestato l’uomo che al momento si trova ristretto presso il carcere di Velletri.

Il 61enne originario della provincia di Foggia, dovrà ora rispondere dei gravi indizi di reato di maltrattamenti in famiglia. Nel rispetto dei diritti dell’indagato, l’uomo è intanto da ritenersi presunto innocente fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.