Ostia, coltello a scuola. Il dirigente: “Scherzo di cattivo gusto, pronto il provvedimento disciplinare”

Non atti di bullismo ma uno scherzo di cattivo gusto all’origine di una querelle nata tra gli studenti del liceo classico Anco Marzio

Uno scherzo di cattivo gusto che si è trasformato in una vicenda su cui si pronuncerà un consiglio di classe straordinario convocato in settimana presso il Liceo classico e il liceo delle Scienze Umane Anco Marzio di Ostia.

Non atti di bullismo ma uno scherzo di cattivo gusto all’origine di una querelle nata tra gli studenti del liceo classico Anco Marzio

I fatti che coinvolgono tre ragazzi di una delle prime classi dell’istituto superiore risalgono al 26 ottobre scorso ma, contrariamente a quanto scritto dai giornali compreso il nostro (leggi qui), non si sarebbe trattato di un atto di discriminazione di genere o di bullismo.

Il dirigente scolastico Maurizio Durante specifica, infatti, in una nota che in quella data non si è verificato alcun episodio di minaccia, né in classe né sul bus e tanto meno con un coltello ma che, come riferito durante un colloquio richiesto con urgenza dalla madre del ragazzo preso di mira e tenutosi lunedì scorso 13 novembre, due compagni da lui stesso definiti come amici gli avevano impedito di uscire da un mezzo Atac dal quale si apprestava a scendere per fare rientro a casa. Nessuno dei due, tra l’altro, lo apostrofava dicendogli di essere un “effemminato”.

Nei giorni seguenti a questo episodio, il 14enne ha raccontato di aver ricevuto sul cellulare alcuni messaggi in cui uno degli autori del brutto scherzo gli chiedeva scusa per quanto accaduto e spiegava di essersi fatto trascinare dall’altro compagno chiedendogli tuttavia di non parlare dell’episodio con i docenti. Il 10 novembre, sempre secondo il racconto fatto dal ragazzo al preside, i due lo avevano avvicinato a ricreazione dicendogli che se la sua fidanzata si fosse rivolta ai professori con l’intento di difenderlo da ulteriori pressioni lo avrebberoaspettato fuori dalla scuola”.

La vittima dello scherzo ha aggiunto che alcuni suoi compagni gli avevano detto di aver visto un coltello all’interno dello zaino di uno dei due alunni coinvolti. Coltello zigrinato da cucina del genere utilizzato per mangiare la carne e che non è stato, peraltro, usato dal minore né sull’autobus, né tanto meno all’interno della scuola.

A seguito di questa segnalazione il dirigente scolastico ha contattato la referente della succursale di Ostia Ponente situata in via Baffigo 143 che convocava il ragazzo per un controllo chiedendogli di svuotare lo zaino e le tasche dei pantaloni trovando il coltello che veniva immediatamente sequestrato.

A differenza di quanto scritto dai media l’episodio non ha provocato alcuna denuncia alle forze dell’ordine e neppure alcun intervento presso la scuola da parte dei carabinieri che non hanno avviato indagini e neppure ascoltato alcun genitore o studente in merito a quanto accaduto. Del pari non c’è stato alcun coinvolgimento degli insegnanti di sostegno ma soltanto del preside che è venuto a conoscenza dei fatti in occasione del colloquio richiesto dalla madre del ragazzo.

La violazione del regolamento scolastico che vieta di introdurre a scuola un coltello sarà valutata da un Consiglio di classe straordinario per le sanzioni del caso

Il dirigente scolastico, a quel punto, effettuava una verifica anche sul curriculum scolastico del ragazzo trovato con il coltello appurando che si trattava di un alunno impegnato in attività sportive e anche in possesso di buoni voti. Circostanze che, naturalmente, non elidono le responsabilità connesse alla violazione delle norme previste nel regolamento scolastico che vieta di introdurre coltelli di alcun genere all’interno della scuola.

La condotta dello studente che si pone al limite di atteggiamenti considerati espressione di atti di bullismo sarà al centro del consiglio di classe straordinario convocato al liceo Anco Marzio per il pomeriggio di mercoledì prossimo 22 novembre e in cui sarà valutata l’applicazione delle sanzioni disciplinari previste in questo caso. Misure che partono dalla sospensione dalle attività scolastiche per alcuni giorni.

Intanto, sottolinea il dirigente scolastico, è stata avviata la procedura prevista dal protocollo di intervento sui fenomeni del bullismo e del cyber bullismo che contempla l’intervento di un referente specializzato per la prevenzione di comportamenti vessatori tra gli studenti.

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