Il saluto alla famiglia e poi il tempo di mangiare un panino sul lungomare, vicino al Pontile di Ostia. Sono bastati pochi minuti ieri a dei ladri per disinnescare forse con un jumper le portiere dell’auto del giornalista e conduttore televisivo Federico Ruffo di “Mi Manda Rai 3“, nato e cresciuto a Ostia, e rubargli il cappotto e soprattutto lo zaino contenente il pc con l’archivio, pieno di documenti, video e dossier.
Ruffo è stato derubato del pc con l’archivio, poggiato in auto, mentre era sceso un attimo al Pontile di Ostia: l’appello per riavere il materiale
“Una vita di lavoro” riassume ora Federico Ruffo che lancia un appello al ladro o a chi potenzialmente potrebbe sapere chi ha rubato il pc con il suo archivio. Il giornalista e conduttore televisivo è pronto a ricevere contatti: il suo obiettivo e solo di recuperare il suo prezioso materiale.
“Mi hanno rubato il computer, so che ce l’ha il ladro, so che il ladro lo sta usando, so dove sta il ladro, ma non posso farci niente. – è l’appello lanciato su instangram – Ho fatto denuncia e la polizia ha fatto tutto quello che poteva. Torno a casa e scopro che il ladro lo sta usando. Il mio computer sta a Ostia in via Mario Ruta 6, non lontano da dove mi è stato rubato. Solo che per legge non si può entrare in tutti gli appartamenti del condominio e procedere alla perquisizione, serve un mandato specifico”.
“Ora spero che qualcuno mi aiuti. Anche perchĂ© il pc si può bloccare da remoto, è coperto da password, si può bloccare in qualsiasi momento. Per chi ce l’ha non ha alcun valore, per me immenso. Ho tutto il mio archivio”.
Il furto
Il furto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, sabato 18 novembre. “Non porto quasi mai con me il pc con l’archivio, ma mio padre non sta bene e quindi uscito dal lavoro l’ho raggiunto. Il tempo di fermarmi per prendere un panino e nonostante avessi chiuso l’auto con la chiusura elettronica i ladri hanno disattivato il meccanismo e senza forzare la portiera hanno rubato il cappotto, lo zaino col pc e una borsetta di mia moglie, ritrovata poi in un cassonetto nelle vicinanze“.