Parco archeologico Ostia Antica: mete d’eccezione tra insulae, osterie e domus

Parco archeologico Ostia Antica: mete d’eccezione tra insulae, osterie e domus

Parco archeologico Ostia Antica: mete d’eccezione tra insulae, osterie e domus
Foto: sito Parco archeologico

Un programma di uscite guidate per portare i visitatori nei punti del parco archeologico di Ostia Antica in genere chiusi per questioni di fragilità e delicatezza. Si tratta del ciclo di escursioni che va sotto il nome de “La città invisibile: tra osterie, magazzini, insulae e domus di Ostia Antica”.

Questi i prossimi appuntamenti in programma, che permettono di ampliare l’offerta culturale del parco archeologico attraverso visite didattiche individuali.

Un’occasione unica che vede come meta alcuni luoghi del parco archeologico in genere chiusi

Domani, domenica 19 novembre, con replica il 16 e 17 dicembre,  l’argomento della visita sarà “Ostia Antica tra sacro e profano”. Le visite si terranno alle 9.30, alle 11.30 e alle 13.30.  Il percorso unirà due ambienti mai aperti al pubblico e cioè il Sacello delle Tre Navate, un “edificio di incerta funzione che assomiglia ad un mitreo ma senza averne gli elementi cultuali e che è stato interpretato variamente come sede sociale e di culto di un collegio”, e la Caupona del Pavone, una casa privata poi trasformata in albergo con osteria che riporterà davanti agli occhi del visitatore la suggestione degli avventori che si recarono in questo posto.

Negli stessi orari si terranno le visite del 25 e 26 novembre ma, in questo caso, la meta è rappresentata dalle case decorate. Si tratta di tre esempi di case nobiliari – l’Insula delle volte dipinte, l’Insula delle pareti gialle e l’Insula delle ierodule – che avevano una planimetria composita su più piani. Restano i piani bassi, che avevano funzione di rappresentanza. “Gli ambienti principali, databili prevalentemente al II secolo d.C., mantengono inalterate le superfici pittoriche che alternano scene mitologiche a scene di genere, realizzate con i toni vivaci tipici della pittura romana tra cui l’immancabile giallo che ad Ostia è spesso il colore prevalente”.

Il 9 e 10 dicembre il tema sarà “Abitare e commerciare: una città dai due volti”.

Il percorso toccherà l’Insula del soffitto dipinto, modulo abitativo del ceto medio, per passare poi al Caseggiato di Diana, di età adrianea con ambienti abitativi e di rappresentanza, con cortile centrale e fontana. “Chiude il complesso aperto per la prima volta degli Horrea di Ortensio, magazzini del grano tra i più antichi attualmente visibili, che ancora mantengono visibile la struttura delle celle di stoccaggio e le colonne di tufo”.

Per tutte le informazioni, conoscere la disponibilità dei posti e prenotazioni si deve fare riferimento al seguente link:

https://www.coopculture.it/it/prodotti/la-citta-visibile-tra-osterie-magazzini-insulae-e-domus-di-ostia-antica/