Riserva naturale usata come discarica: auto e pezzi di ricambio sparsi in oltre due ettari di terreno

Sotto sequestro oltre due ettari di terreno agricolo sottoposto a vincolo paesaggistico: la titolare indagata per averci realizzato una discarica di auto 

Discarica su area vincolata - foto non collegata ai fatti
Ennesimo scempio su un’area sottoposta a vincolo paesaggistico nel territorio di Roma Capitale. Scoperta un maxi discarica abusiva di auto e pezzi di ricambio in un’azienda agricola a Ponte Galeria. Dopo il sequestro le indagini per capire se si tratta di auto rubate.

Sotto sequestro oltre due ettari di terreno agricolo sottoposto a vincolo paesaggistico: la titolare indagata per averci realizzato una discarica di auto

Sono stati gli uomini e le donne della Polizia Locale di Roma capitale a scoprire in queste ore l’ennesimo scempio compiuto da ignoti all’interno di una vasta area di terreno agricolo all’interno della Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi, un’area naturale protetta del comune di Roma, compresa nelle zone de La Pisana e Ponte Galeria.

Oltre due ettari di terreno di un’azienda agricola, erano diventati una discarica di rifiuti altamente inquinanti di auto, ricambi e parti di motori che sotto la pioggia stavano rilasciando sostanze estremamente inquinanti.

Le accurate indagini della Polizia di Roma Capitale, dell’XI Gruppo Marconi hanno portato alla scoperta di questo sito lo scorso 15 novembre, in località Ponte Galeria dove all’arrivo delle pattuglie gli agenti si sono trovati di fronte ad uno spettacolo terribile, e cioè un ammasso di rifiuti inquinanti abbandonati scientemente su un’area enorme e sottoposta a vincolo paesaggistico.

Tutto il terreno occupato, e cioè un’area di 2500 metri quadrati, è stata posta sotto sequestro per violazione delle norme in materia ambientale, e sono partite le indagini congiunte con il personale della Polizia di Stato, che in primis hanno puntato il dito contro la titolare dell’azienda agricola, una donna di 43 anni di nazionalità romena, ora indagata per reato di inquinamento ambientale.

Tra gli accertamenti ancora in corso, anche la ricerca della provenienza di tutte le quaranta auto che erano state accumulate in questo deposito a cielo aperto, insieme a innumerevoli pezzi di ricambi e parti di motori che stavano già inquinando il terreno agricolo su cui erano stati abbandonati.

Le indagini si occuperanno anche di accertare l’eventuale provenienza illecita dei veicoli rinvenuti all’interno della rimessa abusiva.