Il ministero dell’Interno ha diffuso il nuovo assetto di diversi uffici di Polizia: a Anzio-Nettuno arriva Tommaso Niglio, dirigente di grande esperienza contro malavita e mafia
Che è uno tosto lo vedi già a colpo d’occhio: sguardo d’acciaio, fisico scolpito, stretta di mano come una tenaglia. Stiamo parlando di Tommaso Niglio, il nuovo dirigente del commissariato di Polizia di Anzio-Nettuno. Per il ministero dell’Interno è l’uomo giusto per combattere il crimine organizzato lungo la costa meridionale della provincia di Roma, infiltrata dalle organizzazioni criminali come attestato dal doppio commissariamento delle amministrazioni comunali.
50 anni d’età, Tommaso Niglio in Polizia c’entra nel 1994 essenzialmente per le sue qualità sportive: va a fare parte, infatti, dei gruppi sportivi Fiamme Oro sezione Rugby. Il suo intuito investigativo, il colpo d’occhio e il ragionamento acuto ne fanno da subito un ottimo investigatore così, sul piano operativo, a Roma viene chiamato alla direzione della sezione “Falchi” – specializzata nella repressione di furti, rapine e spaccio di sostanze stupefacenti – e alla guida della sezione polizia postale dove ha contrastato il terrorismo informatico e lo spionaggio industriale. A Bari è stato dirigente della sezione delle volanti. Ha inoltre diretto le Squadre mobili di Terni, Latina, Salerno e L’Aquila. Niglio è stato anche chiamato al Servizio Centrale Operativo (SCO) di Roma dove si è occupato di criminalità organizzata (Camorra e Sacra Corona Unita).
Dall’ottobre 2019 il vice-questore Tommaso Niglio è stato a capo della Squadra Mobile di Trento. Sul piano sportivo è stato un eccellente rugbista – medaglia di bronzo nel 2000 e oggi nei panni di dirigente come vicepresidente delle Fiamme Oro) e ancora si cimenta in gare di triathlon.
Nella dirigenza del commissariato di Anzio-Nettuno, il vice-questore Niglio va a sostituire Angela Spada.
Che ad Anzio e Nettuno la situazione sia ancora complessa dopo un anno di commissariamento prefettizio e che ci sia bisogno di un super-investigatore lo testimonia la recente riunione congiunta della Commissione regionale Affari costituzionali e antimafia con la Commissione parlamentare antimafia sul fenomeno della criminalità organizzata. In quella sede il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Federico Cafiero De Raho, ha proposto di prorogare il commissariamento.
«Lo scioglimento dei comuni di Anzio e Nettuno determina l’esigenza di bonificare gli organismi interessati e al tempo stesso di bonificare l’intero territorio che presenta un’altissima presenza mafiosa, stabile dagli anni Sessanta – ha detto De Raho, deputato M5S – È certamente necessario prorogare il commissariamento e lavorare a ulteriori accertamenti su tutti gli appalti indicati nell’ordinanza di custodia. Bisogna poi intervenire per proteggere le prossime amministrazioni con meccanismi che riescano a garantire una impermeabilità ai condizionamenti e alle infiltrazioni mafiose: a tal fine noi stiamo lavorando a una commissione che possa affiancare il prossimo sindaco e la prossima amministrazione».