L’amministrazione comunale di Aprilia spinge affinché la proprietà di Giacomo Manzù venga trasformata in un museo
E’un appello accorato quello che viene dal Comune di Aprilia affinché lo Stato rilevi “Colle Manzù”, l’abitazione atelier appartenuta al grande scultore bergamasco Giacomo Manzù e che la casa d’Aste internazionale britannica Christie’s Real Estate Rome Esclusive metterà prossimamente all’asta per un valore di 4,5 milioni di euro dopo un primo tentativo di alienazione andato a vuoto su una base di 6 milioni di euro. L’amministrazione locale è decisa a trasformare la grande proprietà in un nuovo museo dedicato all’artista oltre a quello inaugurato per volontà della moglie Inge Shabel ad Ardea quando Manzù, scomparso a 83 anni nel gennaio del 1991, era ancora in attività.
Il braccio di ferro a distanza tra Christie’s, la più grande casa d’asta de mondo fondata nel 1776 e specializzata nella compravendita di immobili di lusso e il comune di Aprilia ha preso quota dopo che gli eredi dell’autore di tantissime opere, tra cui il celebre bassorilievo intitolato alla “Porta della morte” che abbellisce la basilica di San Pietro, hanno deciso di vendere un compendio immobiliare di 20 ettari all’interno del quale oltre alla villa dell’artista trovano spazio i locali che ospitavano la fonderia di Giacomo Manzù. Un ambiente in cui sono ancora conservati, oltre agli strumenti utilizzati dallo scultore, anche alcuni gessi da cui è stata ricavata un’opera incompiuta dal titolo “la gondola nella tempesta”.
Nella grande proprietà di Colle Manzù trovano spazio anche numerose specie di piante tropicali e altri alberi tipici della macchia mediterranea oltre a un vitigno di tre ettari e 700 piante di ulivo che fanno da scenario bucolico a una piscina con spogliatoio, una dépendance per i collaboratori familiari e un’abitazione destinata a ospitare un servizio di sorveglianza.
Il valore storico della proprietà supera di gran lunga il prezzo che tiene conto di una mera valutazione di mercato ed è per questo motivo che il comune di Aprilia ha fatto appello, per voce del sindaco Lanfranco Principi, al ministero della Cultura affinché intervenga per rilevare la proprietà situata al civico di via Apriliana e la trasformi in un atelier espositivo da inserire all’interno del circuito turistico nazionale e in cui aprire un centro studi riservato agli appassionati d’arte.
Se il progetto dovesse andare in porto Aprilia sarebbe la seconda struttura museale riservata al grande scultore al quale l’11 aprile del 1981, alla presenza del presidente della Repubblica Sandro Pertini, fu interamente dedicato l’omonimo museo di Ardea, peraltro il primo di questo tipo a omaggiare un artista ancora vivente.
Il museo di Ardea è circondato da un parco giardino all’interno del quale, per volontà dei figli dello scultore Giulia e Mileto, dopo una vibrante protesta da parte dei residenti locali, fu tumulata all’interno di un sepolcro, come richiesto nelle sue ultime volontà, la salma di Manzù in seguito a un contenzioso giudiziario cremata e trasferita dai familiari proprio presso l’abitazione messa all’asta da Christie’s (leggi qui).
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