Ostia Antica, la polizia irrompe in una casa popolare occupata e trova un tesoro

E' mistero su quanto ritrovato all'interno della casa popolare: denunciata una 21enne

Ostia Antica, la polizia irrompe in una casa popolare occupata e trova un tesoro
La Polizia con il "tesoro" ritrovato a Ostia Antica

E’ stata una scoperta incredibile quella della Polizia di Stato che ha rinvenuto un vero e proprio tesoro dentro una casa popolare del litorale. Il fatto è avvenuto ad Ostia Antica, nell’ambito delle operazioni portate avanti insieme alla Polizia locale per il recupero di case Ater occupate abusivamente.

E’ mistero su quanto ritrovato all’interno della casa popolare: denunciata una 21enne

E’ al momento un mistero il ritrovamento di un ingente quantitativo di denaro da parte della Polizia di Stato che, nella mattinata di oggi giovedì 16 novembre, è intervenuta ad Ostia Antica insieme alla Polizia locale con l’obiettivo di liberare un appartamento che risultava essere occupato abusivamente.

Quando gli agenti sono entrati dentro lo stabile, però, è giunta anche la sorpresa.

Nalla casa popolare, spoglia, e in quel momento all’apparenza non abitata, sono stati  ritrovati ben 100mila euro in contanti e una macchina contasoldi.

Il denaro e lo strumento sono stati posti sotto sequestro e a breve saranno analizzati.

L’occupante rintracciata

I vigili del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana della Polizia Locale erano intervenuti, insieme a una squadra di poliziotti, per una normale attività nel piano degli sgomberi degli immobili di proprietà dell’Ater occupati. Ma una volta entrati all’interno dell’abitazione di via delle Saline hanno ritrovato l’inaspettato tesoro di 100mila euro. Soldi sembrati subito di provenienza illecita.

All’interno dell’abitazione in quel momento non c’era nessuno. Dai successivi accertamenti, però, è emerso che la casa era occupata da una 21enne che è stata rintracciata qualche ora dopo.

La giovane, già denunciata per l’occupazione abusiva, è stata anche denunciata per spaccio di stupefacenti.

L’ipotesi degli investigatori è che la ragazza custodisse il denaro per conto dei gruppi criminali che gestiscono lo smercio di stupefacenti. A confermare i sospetti, una serie di documenti trovati nell’appartamento. Agendine, appunti, numeri ora al vaglio degli investigatori.

IN AGGIORNAMENTO