Roma, il giustiziere dei parcheggi colpisce ancora: stavolta l'arma della vendetta sono i rifiuti organici della cucina. Ecco cosa rischia se viene beccato in flagrante
Dopo i lanci e le bustate di escrementi e i pannolini sporchi, piazzati sui parabrezza delle auto lasciate impropriamente in sosta negli stalli dei disabili, ecco l’ultima trovata di un vendicatore dei parcheggi, rivelata con una foto che da qualche ora troneggia sui social, e cioè quella di un’auto imbrattata dai resti organici di una cucina domestica.
Anche nel centro storico di Roma sembra crescere la presenza di installazioni “artistiche” sulle auto parcheggiate in sosta vietata, dove le tecniche elaborate per punire gli automobilisti maleducati, ma a questo punto anche incauti, si è arricchita di una novità: l’uso della spazzatura organica scaricata senza se e senza ma, sul parabrezza.
Ci perdoneranno Maestri come Marcel Duchamp, Alberto Burri e Piero Manzoni per l’uso improprio della parola Arte in questo caso, dove nessun talento da entrambe le parti coinvolte, sarebbe stato rivelato dai fatti della foto notizia.
Da registrare infatti c’è solo la maleducazione imperante che insieme alla mancanza generale di un controllo, stanno permettendo da troppo tempo, sia agli automobilisti di lasciare le auto ovunque, con il pretesto della disperazione per un ritardo al lavoro o altro, sia ai vendicatori improvvisati, di agire con destrezza scaricando qualsiasi cosa – a patto che sia schifosa -, sulle stesse auto maleducate.
L’inequivocabile presenza dei sanpietrini nella foto di welcome to favelas, mostra poi come la mappa dei blitz si stia sempre più allargando, arrivando a colpire il centro storico, dopo gli inbrattamenti della scorsa estate ad opera del giustiziere dei parcheggi che si firmava con la scritta spray “Free park” al Quadraro, a Porta Furba, in via Selinunte, via Opita Oppio e via Marco Decumio, e poi a San Giovanni a botte di pannolini sporchi, con un’altra mano dietro al gesto vandalico.
La foto intanto è diventata virale con il rischio di fomentare di nuovo comportamenti simili, per questo vale la pena di ricordare che il deturpamento e l’imbrattamento di cose altrui su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati, è un reato punito con una multa fino a mille euro o cona la pena della reclusione da uno a sei mesi.