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Per il rischio esondazione del Tevere stanziati 16 milioni: gli interventi e dove saranno realizzati

Parte la messa in sicurezza della Media Valle del Tevere: ci vorrà almeno un anno per la consegna delle opere che salvaguardano la Capitale dal rischio esondazione 

Con negli occhi le immagini delle recenti devastanti esondazioni dei corsi d’acqua in Toscana, viene raccolto con ottimismo l’annuncio della consegna dei lavori che utilizzeranno uno stanziamento di fondi di 16 milioni di euro per la mitigazione del rischio idrogeologico della Media Valle del Tevere. i lavoro partono ora ma con tutto l’inverno e le piogge da affrontare, incrociando le dita.

Parte la messa in sicurezza della Media Valle del Tevere: ci vorrà almeno un anno per la consegna delle opere che salvaguardano la Capitale dal rischio esondazione

Taglio del nastro e stretta di mano sull’inizio dell’attività operativa collegata alla messa in sicurezza della Media Valle del Tevere. Con la consegna delle aree, come confermato dalla nota dell’Assessorato regionale competente, e dunque la possibilità per l’appaltatore di iniziare materialmente le attività operative per espletare l’appalto assegnato nei tempi contrattuali, i cantieri potranno e dovranno partire a breve, per durare almeno un anno, su specifiche zone ed specifici interventi.

Lo stanziamento di 16 milioni di euro, servirà sostanzialmente alla salvaguardia della città di Roma, dal rischio di esondazione del fiume Tevere, che val la pena di ricordare, è il secondo fiume italiano per estensione di bacino, quarto per deflussi, è il terzo per lunghezza, e che contribuisce a circa il 20%, agli apporti fluviali nel Mar Tirreno.

Una potenza di acqua che ha richiesto un imponente progetto, previsto nell’ambito dell’Accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Lazio, proprio per interventi finalizzati alla mitigazione e al rischio idrogeologico, e che vedrà realizzata una cassa di laminazione nel Comune di Capena e il completamento dell’argine nord nella località di Monterotondo Scalo.

Questi interventi secondo quanto dichiarato dall’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di Ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi, saranno sufficienti a mettere in sicurezza idraulica un’ampia zona del territorio, densamente popolata e interessata dalla presenza di numerose attività industriali e produttive, attualmente esposte al rischio di esondazione del fiume della Capitale.

Le opere peraltro rientrano in un quadro di interventi più ampio, per la mitigazione del rischio idrogeologico, e riguardanti la realizzazione di arginature a protezione di Monterotondo Scalo.

Questo intervento in corso d’opera, richiede però un completamento della progettazione da parte di Anas, che si baserà su altri finanziamenti della Regione Lazio, del Mase e della stessa ANAS.

Tra un anno dunque potremo iniziare a dormire sonni tranquilli, ma intanto l’inverno e la pioggia già arrivati, potrebbero portarsi dietro tutte le peggiori conseguenze collegate, tra le quali anche il rischio di un’esondazione mentre si realizzano le opere.