Contro anoressia e bulimia nervosa. Il Policlinico Gemelli inaugura due nuovi ambulatori di Nutrizione clinica.
Appena inaugurati al Policlinico Gemelli due ambulatori riservati ai disturbi alimentari, anoressia e bulimia in primis
I due ambulatori, afferenti al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Addominali ed Endocrino-Metaboliche, diretto dal professor Sergio Alfieri rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro la malnutrizione in eccesso e in difetto, in particolare nei casi di obesità, tumori e malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI).
“La nutrizione clinica è una risorsa fondamentale per agire in termini di prevenzione e di terapia, una salvaguardia determinante per la salute della popolazione e permette di supportare i pazienti nei percorsi di cura”, afferma la Professoressa Maria Cristina Mele, Responsabile della UOC di Nutrizione Clinica.
All’interno dei nuovi Ambulatori di Nutrizione Clinica inaugurati formalmente il 9 novembre, in occasione del Nutrition Day, si colloca anche un Centro di Ricerca innovativo del CEMAD (Centro Malattie Apparato Digerente), diretto dal professore Antonio Gasbarrini.
L’ambulatorio di medicina bariatrica costituirà uno step essenziale per accompagnare i pazienti nel percorso multidisciplinare pre e post operatorio, come sottolinea il professore Amerigo Iaconelli.
L’aspetto della nutrizione clinica così diventerà sempre più centrale nel percorso di cura anche dei pazienti oncologici, come ricorda Ruggero De Maria, presidente di Alleanza Contro il Cancro.
Come prenotare le visite
Le visite di nutrizione clinica si prenotano al CUP del Gemelli (clicca qui) online o al telefono (06-88805560), chiedendo una “prima visita di nutrizione clinica”. Le visite di medicina bariatrica si prenotano inviando una mail a medicina.bariatrica@policlinicogemelli.it
Adolescenti a rischio
Dall’anoressia alla bulimia nervosa, i disturbi del comportamento alimentare, patologie insidiose, colpiscono con maggiore frequenza gli adolescenti.
“In Italia siamo passati dai 680.569 del 2019 fino ad arrivare 1.450.567 nel 2022 con un’incidenza fortissima tra i giovani nell’età compresa tra i 12 e i 14 anni. La pandemia ha aggravato una situazione.
A confermare questo dato preoccupante è quanto emerge dal Registro nominativo cause di morte (Rencam) che nel 2022 ha rilevato 3.158 decessi correlati ai disturbi dell’alimentazione, soprattutto nelle zone caratterizzate dalla scarsità di strutture di cura“.
A snocciolare i dati che fotografano un fenomeno drammatico su cui è necessario accendere i riflettori, è Sara Battisti, consigliera regionale Pd. “Una criticità grave, inoltre, è quella dell’assistenza sanitaria sul territorio: la metà delle Regioni, infatti, non risulta avere una rete completa di servizi”, ha sottolineato all’Adnkronos Battisti.
“Il Lazio – continua la consigliera regionale – non fa eccezione, i dati sono allarmanti: uno studio del Bambin Gesù ha evidenziato come i disturbi del comportamento alimentare siano raddoppiati tra le fasce più giovani.
“Aggiungo un altro numero che evidenzia la drammaticità del tema: l’Oms ha dichiarato che i Dca sono la seconda causa di morte per le ragazze tra i 12 e i 25 anni. Appare evidente il perché auspico interventi immediati nella nostra Regione, qui sono in gioco la salute e il futuro dei nostri ragazzi”.
