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Ostia, sette stabilimenti balneari a rischio crollo: transito vietato

Divieti di passaggio, sosta e anche di navigazione e pesca negli stabilimenti di Ostia Levante esposti al fenomeno dell’erosione costiera

La Capitaneria di Porto di Roma ricorre all’applicazione di pesanti misure di divieto per tutelare la pubblica incolumità sui tratti di spiaggia degli stabilimenti più esposti al fenomeno di erosione della costa. Le attività balneari interessate dall’ordinanza varata dalla guardia costiera  sono Hibiscus, Kursaal, Shilling, Sporting beach, Venezia, V-Lounge beach e la Caletta situati nel tratto di litorale compreso tra il civico 14/b del Lungomare Lutazio Catulo e il civico da 6 a 8 nonché i numeri 62 e 64  sul Lungomare Amerigo Vespucci.

Divieti di passaggio, sosta e anche di navigazione e pesca negli stabilimenti di Ostia Levante esposti al fenomeno dell’erosione costiera

Le limitazioni previste nel provvedimento fanno seguito alle ispezioni effettuate in loco dalla Capitaneria e puntano a prevenire i rischi per chi frequenta gli arenili soggetti a interdizione. Più in particolare per una profondità di 20 metri lato terra dalla battigia sarà vietato passeggiare o anche fermarsi.

La navigazione, l’ancoraggio e la sosta di imbarcazioni professionali o da diporto saranno proibiti nell’ambito di una fascia di rispetto di 50 metri dalla costa. Limite che riguarderà anche le attività di immersione effettuate con o senza autorespiratore oppure la pratica della pesca con qualsiasi tipo di attrezzatura.

Pesanti le sanzioni per chi non rispetterà il contenuto dell’ordinanza e che prevedono, tra l’altro, l’arresto sino a tre mesi oppure l’applicazione di una sanzione amministrativa di 500 euro salvo che il fatto non costituisca un altro o più grave illecito.

Le misure adottate dalla capitaneria di porto non riguarderanno il personale dipendente degli stabilimenti che sono addetti al funzionamento delle strutture e dei locali destinati alla ristorazione o al consumo di cibo e bevande e gli operai impegnati nei lavori di manutenzione e messa in sicurezza degli impianti, per esempio in caso di posizionamento di barriere di accesso alle zone su cui gravano le nuove limitazioni.

L’ordinanza è entrata in vigore con effetto immediato e sino all’emanazione di uno specifico provvedimento di revoca.

Veduta aerea delle zone assoggettate a divieto dalla Capitaneria di Porto di Roma