“I love Allah”. Lo ha scritto un passeggero 29enne di nazionalità egiziana su un documento sanitario per l’assunzione di medicinali mentre si trovava a bordo di un velivolo partito da Parigi e diretto a Il Cairo. L’episodio ha fatto immediatamente scattare l’allarme antiterrorismo sulla base del quale il comandante dell’aereo ha richiesto il permesso per un atterraggio di emergenza all’aeroporto internazionale di Fiumicino “Leonardo da Vinci”.
Dirottato sull’aeroporto Leonardo da Vinci un velivolo diretto in Egitto dopo che un passeggero scrive su un foglio la frase “I Love Allah”.
Momenti di forte preoccupazione da parte dell’equipaggio sono scattati quando, una delle hostess che si era presa cura del passeggero il quale aveva accusato un malore ha letto sulla ricetta in suo possesso la frase “I love Allah” scritta in inglese. Di qui la decisione di avvertire senza esitazioni il comandante che ha attivato le procedure di emergenza previste in questi casi. Contattato il centro di controllo del traffico aereo l’apparecchio è stato autorizzato a dirottare il volo su Roma dove, come da prassi, le forze dell’ordine si sono schierate a bordo pista per poi prendere in custodia l’uomo mentre l’aereo ripartiva immediatamente alla volta della capitale egiziana.
Sebbene quello dell’equipaggio sia stato l’unico comportamento da assumere nella situazione di allarme che si era verificata è anche evidente che episodi di questo genere, in una fase di forte squilibrio geopolitico come quella determinatasi dopo l’attacco di Hamas a Israele, ha provocato un generale abbassamento della soglia al di sopra della quale qualsiasi condotta sospetta rende inevitabile l’assunzione di misure di carattere preventivo. I casi di esaltazione individuale che si stanno registrando in questi giorni nelle strade e in luoghi pubblici di diverse città d’Europa sono frutto della condotta alterata assunta da persone psichicamente disturbate, ma è altrettanto evidente che la mancanza di pericolo può essere accertata, caso per caso, solo ex post.