I funerali si svolgeranno in chiesa a Ciampino: l'addio del cugino "Er Piotta"
Si svolgeranno mercoledì 8 novembre nella chiesa centrale di Ciampino i funerali di Oscar Roselli, l’osteopata di 33enne morto sulla Laurentina, la notte di giovedì scorso, alla guida della sua Land Rover. L’abbraccio degli amici sui social continua. L’ultimo saluto è l’accorato addio di Tommaso Zanzello l’influencer romano conosciuto come Er Piotta, suo cugino.
L’influencer gli ha dedicato una lunga e toccante dedica.
“Descrivere Oscar è impossibile. Un uomo davvero di un’altra epoca. Un Giusto, come avrebbero detto gli antichi latini. Forte fuori, nel suo fisico guerriero temprato dallo sport, e sensibile dentro, nel suo cuore puro temprato dalla vita. Corpo e spirito. Non ho mai conosciuto una persona avere così tanta energia, e spenderla con tutti col medesimo entusiasmo, sempre pronto a sorridere, a fare squadra, ad aiutare, con una generosità unica”.
Fraterno amico Oscar, per i tantissimi che domani alle 15 verranno a darti l’ultimo abbraccio alla Chiesa del Sacro Cuore a Ciampino, con tutta la tua famiglia e tutti i tuoi amati animali“.
L’influencer ricorda anche il loro primo e vero incontro, da adulti.
“Dopo un concerto di una decina di anni fa a Caracalla, mi si avvicina un ragazzo: fisico scolpito, capelli biondi, così come la sua lunga barba. Mi chiede se può abbracciarmi. Penso a un fan e gli dico ok. Nell’abbracciarmi mi stringe forte e mi dice “te vojo bene!”. Lo ringrazio, e lui mi stringe ancora di più, e mi ripete “te vojo bene, te vojo proprio bene. Finalmente ti conosco di persona cugino!“, ricorda Er Piotta
“Faccio un piccolo passo indietro, pensando si tratti di una battuta, di un modo di dire, e gli rispondo “mi fa piacere, ma i miei cugini sono quattro: Daniela, Jack, Stefano e Diego. Non ne ho altri e dato che mia madre non c’è più, preferirei non avere dubbi a cui non saprei dare risposte, dato che solo lei sapeva tutto della famiglia“.
“Il ragazzo allora mi abbraccia più forte ancora, e mi dice “io sono Oscar, Oscar Roselli!”. Cavolo, ha il cognome di mia madre. Penso magari a un omonimia, e invece mi fa un nome che mi apre lo scrigno dei ricordi sui natali passati: “Costantino“.
Ancora oggi infatti, sorridiamo alle scorribande sentimentali e umane di questo mitologico bis-nonno, uomo di amori, casinò e genio.
“Come mi hai scritto te nella dedica sul tuo libro “Sei famiglia e sangue, quindi ogni volta che vorrai sarò accanto a te! Che la Pace e la Luce siano sempre con te!”. Non ti vedrò più ai concerti a cantare sotto palco, da quelli miei a quello che ci siamo fatti assieme dei Guns, ma so che in qualche modo ci sarai, sempre. Che la Pace e la Luce siano con te grande Oscar, ora lì nel Valhalla!”
Sui social anche un altro toccante addio, che li racchiude tutti. E’ di un amico, Edoardo:
“Oscar aveva un’umanità fuori dal comune, uno stare al mondo che era molto di più del suo sorrisone, del suo fisico scultoreo o dei riccioli biondi che per tanto tempo lo hanno accompagnato. Un’umanità che trascendeva anche la sua allegria, la sua fragilità o la sua simpatia contagiosa.
E’ stato un amico, un fratello, un padre per tanti di noi. Ha riso con noi, ha pianto sulle nostre spalle e noi sulle sue. Ha provato tante volte a mettersi a disposizione di tutti, ad aiutare quando poteva, a dare coraggio a chi ne era privo. Viveva tutto con una grande spiritualità, provando continuamente a trasferire agli altri quello che gli altri non sembravano riconoscere in loro stessi”.