La polemica partita dai social, manifestazioni di solidarietà nei confronti della consigliera
E’ polemica, a Fiumicino, per alcune espressioni utilizzate da un consigliere comunale di maggioranza nei confronti di Paola Meloni, presidente della Commissione trasparenza.
Tutto è nato nei commenti di un post sulla pagina Facebook di Massimiliano Catini, delegato comunale al Demanio marittimo, in cui si parlava di ciò che l’amministrazione stava mettendo in atto per far fronte all’emergenza meteo e all’erosione che ha colpito in particolare la località di Fregene.
Quello che è accaduto lo ricostruisce, spiegandolo sempre tramite social, direttamente Paola Meloni. “L’impavido consigliere che, alla mia richiesta di informazioni su quello che pensano di fare per l’emergenza, mi risponde prima con ‘Tacete che è meglio’. Gli rispondo: ‘Altrimenti? E lui mi scrive: ‘a cuccia’. Poi cancella i suoi e i miei commenti nonostante li abbiamo letti in tanti e qualcuno lo abbia pure rimproverato”.
Tante sono state le manifestazioni di solidarietà nei suoi confronti.
E oggi è arrivato anche il comunicato della consigliera regionale, Michela Califano. “A cuccia. A Fiumicino un consigliere comunale di maggioranza si è espresso così nei confronti della presidente della commissione trasparenza, Paola Meloni, ‘colpevole’ di aver fatto emergere le pecche dell’attuale amministrazione nella gestione dell’ondata di maltempo. Niente di nuovo, purtroppo. Dove non si arriva con la cultura, con l’uso della parola, con la dialettica a sostenere una normale discussione politica, soprattutto tra un uomo e una donna, allora si tenta di zittirla con la prevaricazione, con la violenza delle parole, con l’ostentazione di una mal simulata mascolinità. Alla consigliera Paola Meloni va il mio sostegno e tutta la mia indignazione. È una persona forte e di tutt’altra pasta e l’ha dimostrato non cedendo alla bieca provocazione”.
Catini non entra nella polemica seguita alle frasi che ha scritto sui social e fa, invece, riferimento allo stato d’animo del momento.
“Memore di quanto accaduto qualche giorno fa a Testa di Lepre –afferma – e di quello che era successo alla povera Noemi a Focene, immaginate la tensione a che punto fosse. Non era il momento di andare a fare polemiche su una situazione che ci ha fatto gelare il sangue. Siamo stati fortunati che i danni, anche se gravi visto che parliamo di qualche milione di euro, siano stati materiali e non alle persone. Non avevo alcun interesse a fare un dibattito politico ma in quel momento la preoccupazione era per le persone e per quello che sarebbe potuto accadere”.