Roma, tabaccaio preso a botte: 20enne in cella. Caccia ai complici

Il tabaccaio aggredito mentre cercava di riprendersi la merce. In azione una banda

una pattuglia dei carabinieri

Ha rubato borselli in pelle e ombrelli da una tabaccheria e quando il tabaccaio lo ha rincorso per tentare di riprendersi la merce, si è ritrovato a terra riempito di calci e pugni.

Il tabaccaio aggredito mentre cercava di riprendersi la merce. In azione una banda

E’ così che un semplice furto qualche giorno fa a Morena si è trasformata in una rapina impropria e un tabaccaio è rimasto a terra ferito. L’uomo, 66 anni, però, non ha avuto dubbi nel riconoscere il rapinatore, un ventenne di origini napoletane trapiantato a Ciampino, e quando i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo lo hanno fermato lui lo ha denunciato.

All’appello ora mancano i complici del ladro violento. Ad attendere il ventenne dopo il colpo da 200 euro in ombrelli e borselli c’erano su un’auto altre tre giovani, uno forse anche minorenne.

Ragazzi che quando hanno notato il tabaccaio tentare di acciuffare il loro complice non hanno esitato a scendere dall’auto per partecipare al pestaggio.

I carabinieri ora stanno completando le indagini per accertare il loro ruolo nell’aggressione.

Il furto

I fatti risalgono alla sera del 31, quando il giovane è stato notato avvicinarsi ad un espositore esterno di una tabaccheria di via Morena, dove si è impossessato di borselli in pelle ed ombrelli, per poi darsi alla fuga.

Il tabaccaio, accortosi del furto tramite le telecamere di video-sorveglianza, ha rincorso il 20enne che, per guadagnarsi la fuga spalleggiato da altri tre complici lo ha preso a calci e pugni.

A seguito di una segnalazione giunta al 112, una pattuglia dei Carabinieri della Tenenza di Ciampino è arrivata sul posto e ha prestato soccorso all’esercente e, grazie alle acquisizioni di testimonianze di alcuni passanti e le immagini di varie telecamere installate in zona, sono riusciti ad identificare il presunto rapinatore e a risalire all’autovettura utilizzata per scappare.

Il giovane, non appena i carabinieri hanno bussato alla sua porta, coi vestiti già cambiato ha provato a depistarli. Tutto inutile. I carabinieri infatti lì hanno recuperato la merce e lui è finito in carcere, a Velletri.