I colori pazzeschi dell'aurora boreale hanno regalato uno spettacolo indimenticabile e unico
L’aurora boreale è un fenomeno più unico che raro alle nostre latitudini. Eppure ieri sera domenica 5 novembre si è manifestata e, attraverso una fotografia scattata dal Gruppo Astrofili di Palidoro, possiamo vederla tutti.
Il fenomeno dell’aurora boreale, nei cieli italiani, ha regalato dei colori con sfumature pazzesche, tra il rosso e il rosa.
A raccontarci come è riuscito ad immortalarla è Giuseppe Conzo, presidente dell’associazione che, nel corso di questi ultimi anni, ha messo nel cassetto una serie di riconoscimenti a livello mondiale per le scoperte fatte osservando lo spazio.
La foto che Conzo ha scattato è, in realtà, il risultato della somma di 5 foto da 25 secondi ad ISO-3400 f/2.8 con camera DC-FZ10002. E’ proprio lui a spiegarci che, ad occhio nudo, l’aurora boreale non poteva essere percepita.
“Nel tardo pomeriggio di ieri –spiega – è arrivato un alert dalla Gran Bretagna per un’attività solare molto intensa. In poche parole il sole, con le sue esplosioni periodiche, rilascia le particelle di massa coronale che vengono poi lanciate nello spazio. A contatto con il campo magnetico terrestre si generano, appunto, le aurore boreali”.
Si tratta di fenomeni rarissimi a cui, in genere, si può assistere in prossimità dei poli terrestri dove il campo magnetico è più intenso e più vicino alla superficie terrestre.
“In questo caso – specifica Conzo – si è avuta un’esplosione molto, molto intensa tanto che il campo magnetico si è illuminato a contatto con le particelle anche a latitudini più basse arrivando verso la Gran Bretagna. Tale è stata l’intensità di questo fenomeno che si è potuto immortalare, chiaramente in fotografia, anche alla nostra latitudine. Al massimo sulle Alpi si sarebbe potuto vedere ad occhio nudo ma qui no. Fare una foto del genere da Palidoro ha davvero dell’incredibile” .
Nei cieli italiani, oltre un mese fa, erano state osservate delle aurore, frutto dell’incremento dell’attività solare di cui è testimonianza l’aurora boreale di ieri sera. Due fenomeni molto vicini nel tempo che indicano che il Sole sta andando verso il massimo dell’attività, previsto per il 2024.