Lo arrestano, i ladri gli svaligiano casa

Il padrone di casa prima di andare in carcere per scontare una pena aveva inserito l'allarme: ladri colti sul fatto dai carabinieri

Gli attrezzi sequestrati alla banda di ladri

Viene arrestato e l’indomani i ladri gli svaligiano casa. Furto però non andato a termine proprio grazie alla prontezza del proprietario dell’appartamento: prima di recarsi in carcere (per scontare una pena) ha inserito l’allarme. E’ successo l’altro giorno a Capena, alle porte di Roma.

Il padrone di casa prima di andare in carcere per scontare una pena aveva inserito l’allarme: ladri colti sul fatto dai carabinieri

Il risultato: gli stessi carabinieri che hanno condotto in carcere il padrone di casa (l’uomo doveva scontare un residuo di pena per un reato finanziario) l’indomani – ricevuta la segnalazione di allarme con sospetto furto nella sua abitazione – sono arrivati in forze, mandando in fumo il piano di una banda di topi di appartamento arrestandone uno.

I ladri che si erano introdotti nell’appartamento da una finestra ed avevano arraffato già qualche monile d’oro e dei contanti, alla vista dei carabinieri sono fuggiti via. I carabinieri, però, ne hanno rintracciato uno e lo hanno tratto in arresto. A finire in manette un 39enne di origine albanese.

Il furto

I carabinieri della stazione di Capena e della compagnia di Monterotondo, subito dopo la segnalazione giunta al NUE 112 per furto in una abitazione, si sono precipitati sul posto. Lì giunti hanno scorto all’interno dell’appartamento quattro uomini che, notati i militari, si sono dati alla fuga con l’autovettura che avevano utilizzato per raggiungere l’abitazione, dopo essere riusciti comunque ad arraffare alcuni monili in oro e del contante.

Messi alle strette i ladri hanno poi abbandonato l’autovettura per fuggire a piedi nelle campagne circostanti.

Ma mentre in tre sono riusciti a svignarsela, un quarto è inciampato ed è finito in manette.

Sull’auto sequestrata è stato recupato il bottino appena svaligiato nell’appartamento e decine e decine di attrezzi da scasso.

I quattro uomini avevano agito nella convinzione che l’appartamento fosse rimasto libero, proprio perché il suo proprietario era stato arrestato il giorno prima dai carabinieri di Capena e la voce in qualche modo nel piccolo borgo si era diffusa.

Tuttavia i ladri non avevano fatto i conti con il sistema d’allarme installato all’interno dell’abitazione, che ha immediatamente attivato un istituto di vigilanza privata e poi la centrale operativa, consentendo dunque l’intervento dei militari dell’Arma.

Il Tribunale di Tivoli ha convalidato l’arresto. Ora è caccia ai complici.