Come funziona la successione in Italia dopo un decesso

L’apertura della successione in Italia è l’inizio di quel processo attraverso il quale, dal momento della morte del de cuius, si inizia a trattare la sua eredità.

Questo processo coinvolge una serie di passi legali e amministrativi per determinare chi sono i chiamati all’eredità, qual’ è la composizione dell’asse ereditario e come verranno suddivisi i beni e le passività dell’eredità.

Ecco una panoramica dei principali passaggi per l’apertura di una successione in Italia:

  1. Dichiarazione di morte: La prima cosa da fare quando una persona muore è dichiarare la sua morte presso l’ufficiale di stato civile del comune in cui è avvenuto il decesso. Questa dichiarazione è necessaria per ottenere il certificato di morte.
  2. Ottenere il certificato di morte: Il certificato di morte è un documento ufficiale che attesta il decesso di una persona. Questo documento è essenziale per avviare il processo successorio.
  3. Identificazione dei chiamati all’eredità che possono essere individuati per testamento, se ne esiste uno (olografo, pubblico, o segreto che sia), o in base alla legge (successione legittima). In ogni caso vi sono alcune categorie di chiamati ai quali la legge riserva una quota del patrimonio del de cuius (quota di legittima) anche contro la sua volontà.
  4. Può essere nominato un curatore dell’eredità, incaricato di gestire tutte le questioni amministrative e legali relative all’eredità.
  5. Con tempi e modi diversi, l’eredità può essere accettata “puramente e semplicemente” oppure con “beneficio di inventario”. Per quest’ultima modalità i tempi possono essere strettissimi e, dunque, stante anche l’importante rilevanza di questo tipo di accettazione a salvaguardia del patrimonio del chiamato, è bene informarsi immediatamente della sussistenza o meno delle condizioni che determinano l’abbreviazione dei termini ordinari. Ove si effettui l’accettazione con beneficio di inventario, si procede all’inventario di tutti i beni, diritti e obbligazioni dell’eredità.
  6. Pagamento delle tasse: entro un anno dalla morte va fatta la denuncia di successione. L’importo delle tasse dipenderà dal valore dell’asse ereditario e dal grado di parentela tra l’erede e il defunto. È importante ottemperare a queste obbligazioni fiscali.
  7. Divisione dell’asse ereditario: Una volta determinato il valore dell’asse ereditario, si procede alla divisione dei beni tra gli eredi in base alle disposizioni del testamento o alle leggi sulla successione legittima.

Il diritto successorio è antico e complesso; in esso confluiscono molti aspetti della vita del de cuius, delle sue scelte, dei rapporti che ha intrattenuto in vita e che debbono essere adeguatamente gestiti dopo la sua morte. Nella maggior parte dei casi vanno affrontati numerosi aspetti, che spaziano dalle donazioni fatte in vita alla gestione dei cespiti immobiliari e/o dei rapporti con il sistema finanziario, per questo motivo è sempre consigliabile cercare l’assistenza di un professionista specializzato in diritto successorio per guidare i chiamati attraverso tutte le fasi necessarie, così com’è consigliabile preoccuparsi in vita della propria successione, facendosi assistere nella predisposizione delle proprie ultime volontà per assicurarsi che non vengano commessi quei frequenti errori che spesso conducono a soluzioni diverse rispetto a quelle volute dal de cuius.

Avv. Pierluigi Guerriero

Studio legale Guerriero Ortenzi Bracci

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