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Chioschi di Capocotta: il 2 novembre i gestori dovranno andarsene

Capocotta, gli storici gestori escono di scena: all'orizzonte per ora solo l'idea di gare necessarie a consegnare la spiaggia affinché sia pronta nel 2024 

Non sono più previste proroghe per i gestori storici dei Chioschi di Capocotta. Nel mese di novembre che sta per iniziare, dopo i 45 giorni di tempo concessi per liberare le strutture e smontare ciascuno le proprie attrezzature, dovranno andarsene. Questa volta è un’uscita di scena definitiva, ed ora è attesa una gara pubblica, che in sei mesi – pochi per qualcosa che brancola ancora nel buio -, dovrà essere in grado di completare i nuovi affidamenti con tutto quello che ne consegue.

Capocotta, gli storici gestori escono di scena: all’orizzonte per ora solo l’idea di gare necessarie a consegnare la spiaggia affinché sia pronta nel 2024

A Capocotta tutto è “pronto” all’uscita degli storici gestori. Il prossimo 2 novembre, data più che mai appropriata per un avvenimento che per molti non ha nulla di positivo, avverrà la riconsegna della chiavi, facendo finire un’epoca, ma soprattutto facendo tornare la spiaggia paradiso dei romani, nel limbo di un cambio di staffe, nella migliore delle ipotesi.

C’è chi intanto armato di buone intenzioni, promette un bando che potrà mettere cittadini e turisti nelle condizioni di avere la spiaggia pronta per l’estate 2024, e all’altezza delle aspettative, anche se non c’è la minima idea di come – chi è intenzionato a prendere il posto degli storici gestori – potrà fare.

La domanda dunque non è solo “chi li prenderà”, ma anche “quando potrà partecipare alla gara”, che Roma Capitale dovrebbe attivarsi ad elaborare per completare l’iter in sei mesi. Un batter di ciglia per decidere di investire su un progetto così economicamente importante.

Strani incendi a Capocotta

Nella fase delicata che si ultimerà il prossimo 2 novembre, a complicare le cose ci si mettono anche gli “incidenti” nelle strutture, come quello avvenuta la notte scorsa, tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, quando il chiosco del “Mecs Village” lungo la via Litoranea, e sottoposto a sequestro per abusi edilizi, è andata parzialmente a fuoco facendo il bis rispetto ad un evento incendiario due anni prima. I Carabinieri non hanno fino ad ora escluso il gesto doloso.

Esclusa un’altra proroga

Esclusa un’altra proroga dunque ora il “diktat” è fare le gare, dare i chioschi ai nuovi concessionari, e portare a termine tutti gli interventi di cui la spiaggia ha bisogno. Una prova non da poco per il Campidoglio oberato di cantieri al centro di Roma.

Ottenere un’altra proroga è fuori discussione? Già quella concessa per il 2023 dal Consiglio di Stato è stata una grazia in extremis. Bisogna fare le gare immediatamente, ora che stiamo lavorando al nuovo bilancio” – ha dichiarato Paolo Ferrara, Rappresentante al Consiglio Nazionale M5S per la Circoscrizione Centro Italia e Vicepresidente dell’Assemblea Capitolina.