Non ha esitato un attimo a gettarsi a volo d’angelo da una finestra pur di sfuggire alla cattura, l’uomo di 24 anni di nazionalità argentina arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Monterotondo nelle ultime ore. Una prova folla del ladro rimasto solo nel luogo del misfatto, e il cui esito ben più grave di un arresto, poteva essere quello di spaccarsi l’osso del collo.
Tenta di guadagnarsi la fuga lanciandosi dalla finestra: il 24enne è l’unico arrestato della banda del furto di gioielli alle porte di Roma
Dopo l’ondata incontrollata di furti estivi avvenuti anche a Monterotondo la scorsa estate, con l’invasione di turisti che hanno scelto per villeggiare, questa zona al confine tra la Capitale e il territorio della Sabina, un nuovo episodio dall’esito assurdo è andato in scena in queste ore.
In tre complici avevano fatto irruzione in un appartamento al secondo piano di uno stabile di via Fausto Cecconi, con l’intento di svaligiarlo, dopo aver verificato probabilmente dopo qualche appostamento, l’uscita del proprietario e la via libera per mettere a segno il blitz.
Il primo ad accorgersi che qualcosa stava succedendo poco oltre il soffitto della sua casa, è stato però il portiere, che abitando proprio sotto all’appartamento attenzionato dai ladri, ha udito la presenza di “topi” e non ha esitato ad avvisare subito il Numero Unico delle Emergenze 112.
Poco dopo però, ha voluto monitorare di persona cosa stesse succedendo, affacciandosi alla finestra, per tenere d’occhio la banda. Un gesto che sarebbe stato sufficiente a far capire ai balordi di essere stati scoperti.
I primi due si sarebbero subito dileguati dopo essere usciti dall’appartamento dopo aver tentato di asportare diversi monili in oro. Mentre l’ultimo un 24enne argentino più tardivo nella fuga, sentendosi braccato dai militari, ha deciso il gesto folle di lanciarsi dalla finestra nel tentativo di sottrarsi all’arresto, cadendo in modo rovinoso a terra.
Un atterraggio che non ha impedito ai Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, di bloccarlo. Condotto in caserma, il 24enne è stato messo a disposizione del Tribunale di Tivoli che ha convalidato l’arresto e ha rimesso l’uomo in libertà.
Nel rispetto dell’indagato, quest’ultimo è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento.