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Roma, muore Rosario Tarantola: l’addio all’avvocato attore

I colleghi salutano l'avvocato Tarantola: penalista, regista e interprete teatrale, ma soprattutto gentiluomo. Fissati i funerali

Un gentiluomo raro, un avvocato garbato. Ma anche attore e fine regista. Era tutto questo Rosario Tarantola. L’avvocato penalista di Roma, volto noto a piazzale Clodio, si è spento ieri all’età di 76 anni.

I colleghi salutano l’avvocato Tarantola: penalista, regista e interprete teatrale, ma soprattutto gentiluomo. Fissati i funerali

Al saluto della Camera penale di Roma si sono aggiunti quelli di tanti colleghi che lo stimavano per l’impegno nella professione e per la sua passione per il teatro, come attore e regista.

Rosario Tarantola, finito anche in alcune comparsate in tv (nel ruolo di avvocato), però, era innanzitutto un avvocato, un bravo penalista. Che una volta fuori dall’aula portava in scena spesso storie contro i soprusi o sulle figure di grandi avvocati che si sono distinti in difesa degli ultimi. Vedi “Gandhi avvocato” o “Abramo Lincoln, un avvocato americano”.

I funerali si celebreranno sabato 28 ottobre alle ore 10:00 alla chiesa Santissima Annunziata Via di Grotta Perfetta 591.

Il saluto della Camera Penale di Roma:E’ mancato Rosario Tarantola, un Collega sempre gentile, discreto e disponibile con tutti”. Poi la Camera penale rinvia al ricordo scritto da Enzo Sinopoli amico e collega di sempre di Tarantola.

Il ricordo

La notizia, tragica ed improvvisa, della morte dell’avvocato Rosario Tarantola, amico e collega, con il quale ho condiviso oltre quarantanni di avvocatura e di impegno teatrale ci lascia attoniti e sgomenti“, scrive Sinopoli.

Collega brillante e che ricordo come inimitabile esempio di onestà intellettuale e di passione per la professione, alla quale ha sacrificato le migliori energie.

Uomo di legge, di lettere e di teatro. Drammaturgo raffinatissimo, autore ed interprete di numerose pièce teatrali rappresentate in moltissimi teatri italiani. Fondatore insieme a me della compagnia “Avvocati alla Ribalta” della quale faceva parte anche l’indimenticabile maestro Luciano Revel e del “Festival del Teatro Forense”.

Disegnare la sua biografia umana e professionale è il giusto tributo ad un Avvocato che ha sempre combattuto per il trionfo della giustizia.

Tutti noi colleghi ci stringiamo intorno alla moglie Gabriella ed al figlio Paolo e alla famiglia tutta, con sincera e commossa vicinanza”.

Un uomo e avvocato perbene, gentile, sorridente, sensibile. Poche settimane fa, a margine di un processo in cui eravamo avversari abbiamo parlato a lungo di teatro. Così mi ha mandato un suo testo sulla figura di Nelson Mandela che avrebbe voluto mettere in scena l’anno prossimo. Non ho fatto in tempo a commentarlo con lui”, lo saluta l’avvocato Fabio Baglioni.