Ladispoli, divieto di skate e di bici: la protesta dei giovani

L’amministrazione della cittadina tirrenica mette fuori gioco skate e bici provocando la levata di scudi delle giovani generazioni

Divieto di praticare lo skate e di andare in bicicletta. Il cartello è stato apposto con un paio di fascette ma non per questo ha meno valore di altri segnali stradali di più vecchia data. Da ieri, mercoledì 25 ottobre, una delle zone più centrali di Ladispoli sarà interdetta ai ragazzi che surfano sulle loro tavole a quattro ruote o prediligono le due ruote per “non creare – è scritto in calce all’annuncio- situazioni pericolose o dannose per le persone”. La misura, adottata dal sindaco della cittadina tirrenica, Alessandro Grando, fa già discutere e ha messo in subbuglio i giovani del luogo che non hanno più neppure la possibilità di dedicarsi agli street sport nelle ore libere del dopo scuola o nei fine settimana.

L’amministrazione della cittadina tirrenica mette fuori gioco skate e bici provocando la levata di scudi delle giovani generazioni

Chi vorrà continuare a praticare lo skateboard in santa pace dovrà rassegnarsi e farsi accompagnare da genitori o amici compiacenti a Marina di San Nicola, che dista circa dieci chilometri da Ladispoli e dove, alle spalle della via Aurelia, da un lato e, a ridosso di Largo Saturno dall’altro, c’è uno skatepark gestito e amorevolmente ripulito dalle erbacce dall’Associazione sportiva dilettantistica Feroci presso la quale gli appassionati della tavola da strada possono trovare anche nuovi attrezzi dai colori sgargianti o rotelle di ricambio con tanto di cuscinetti made in Germany.

Ma muoversi per così tanti chilometri, per molti ragazzi senza patente o comunque privi di un proprio mezzo di locomozione, si sa, non è una cosa facile. Per questo il divieto di skate imposto dal primo cittadino di Ladispoli ha scatenato proteste dal tono garbato con cui si chiede conto all’amministrazione delle motivazioni che l’hanno spinta a blindare luoghi che sono, tra l’altro, letteralmente presi d’assalto dai veicoli con il continuo allargamento delle zone adibite a parcheggio e la progressiva riduzione di spazi un tempo riservati allo svago

Ci sono mamme che ricordano di aver insegnato ai propri figli ad andare in bicicletta in quel settore che adesso si è trasformato in una zona off limits. Abitudini che ben si sono combinate per tanti anni con la libera frequentazione di luoghi in cui i bambini condividevano merende e deliziosi pomeriggi. I ragazzi chiedono rispetto e attenzione per le loro passioni, anche perché altre zone verdi di Ladispoli versano in pessime condizioni.

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Lo skatepark di Marina di San Nicola, immagine tratta dal sito Instagram

L’esempio dello skatepark di Ostia Lido potrebbe fare scuola anche in altre località del litorale laziale

Mancano impianti e attrezzature, latitano le sale giochi e se poi si volesse optare per il bowling apriti cielo. Eppure, mentre Ladispoli langue, l’esempio lo dà la vicina frazione di Marina di San Nicola dove l’impianto per lo skate apre ogni giorno dalle 10.00 alle 18.00 gratuitamente, dimostrando che non sono poi necessarie grandi somme per assicurare aree di sano divertimento per i ragazzi. Non è insomma obbligatorio che il comune tirrenico si ispiri al monumentale skate park di Ostia, situato in via Nostra Signora di Bonaria 13 che ha recentemente ospitato una delle tappe più importanti del circuito mondiale di qualificazione alle olimpiadi di Parigi del prossimo anno (leggi qui) ma che guardi con più attenzione alla cultura del divertimento e del tempo libero.

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