In monopattino sulla via del Mare: nessuno lo blocca

In monopattino su una strada extraurbana ad alta velocità mentre le Camere discutono norme ancora più stringenti

L’immagine rimbalzata sui social ha del surreale ma tende a ripetersi con una certa frequenza. Persone in monopattino che pensano di poter circolare liberamente su qualsiasi strada, incluse le più pericolose oltre che assolutamente vietate alla circolazione del mezzo elettrico, come la via del Mare. Un’immagine che assume contorni ancora più incredibili se si considera che nessuna pattuglia dei vigili o delle forze dell’ordine abbia avuto modo di bloccare l’incauto conducente. Situazioni che si ripetono anche sulla via Cristoforo Colombo dove i monopattini non sono certo una rarità. E questo per circoscrivere l’analisi al territorio di Ostia e del X Municipio.

In monopattino su una strada extraurbana ad alta velocità mentre le Camere discutono norme ancora più stringenti

Ma le regole del Codice della Strada che è oggetto di svariate proposte di modifica da parte del disegno di legge varato dal Governo il 16 settembre scorso e attualmente al vaglio del Parlamento, sono molto chiare in proposito.

I monopattini elettrici, infatti, possono circolare sulle piste ciclabili o ciclopedonali, sulle strade urbane prive di corsie riservate con limite di velocità di 50 chilometri orari, a patto che si tenga la destra della carreggiata, ma in nessun caso sulle strade extraurbane anche di tipo secondario come la via del Mare, a suo tempo passata di mano dalla competenza comunale a quella provinciale a meno che le stesse non siano dotate, appunto, di una pista ciclabile.

Le ragioni di sicurezza sono evidenti e non è un caso che la famigerata strada di collegamento tra la città e il Lido di Ostia non sia soltanto priva di una pista ciclabile ma continui a restare tra le arterie più pericolose d’Italia, proprio per il fatto di essere a doppio senso su un tratto rettilineo quasi privo di soluzione di continuità e, per giunta, senza la separazione di un guard rail che eviti il pericolo, sempre molto elevato, di collisioni frontali. Figuriamoci poi se sul bordo della carreggiata si profila un individuo che, in equilibrio precario deve destreggiarsi tra buche e brecciolino, costringendo i conducenti degli altri veicoli a rallentare, e a esporsi a loro volta al rischio di sbandare, considerando l’angolo cieco di solito presente nella parte anteriore destra.

Il disegno di legge all’esame del Parlamento impone nuovi obblighi, multe salate e limitazioni per i conducenti del mezzo elettrico

Non è un caso che, a fronte del continuo incremento di incidenti stradali mortali che si verificano ormai in tutta la Penisola e non solo nella capitale o nelle grandi metropoli, l’Esecutivo abbia inserito nel progetto di riforma del Codice della Strada (D.lgs, n. 285 del 30aprile 1992), ora al vaglio delle camere, norme molto più stringenti anche sull’uso dei monopattini elettrici.

Il provvedimento introduce infatti, tra l’altro, a carico dei conducenti di monopattini e biciclette elettrici l’obbligo di assicurarsi per danni da responsabilità civile contro terzi, recependo quanto previsto dalla direttiva Ue 2021/2118, ed estendendo a tutti l’obbligo di indossare il casco in precedenza circoscritto ai minori di anni 14.

Sparisce, inoltre, anche la possibilità di circolare su strade extraurbane dotate di piste ciclabili. Se il provvedimento entrerà in vigore senza ulteriori modifiche i monopattini potranno transitare sulle sole strade urbane con un limite di velocità non superiore a 50 km orari e con sanzioni che potranno arrivare sino a 400 euro a seconda dell’illecito commesso. E questo con buona pace di chi, sino a ora, non si è neppure posto il problema di distinguere una ciclabile da una strada ad alta velocità di scorrimento come la via del Mare.

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